Rimane tesa la situazione in Albania dopo gli scontri che il 21 gennaio scorso a Tirana hanno causato 113 arresti e tre morti tra i manifestanti dell’opposizione antigovernativa. Dopo i funerali delle tre vittime lo scorso 23 gennaio, il leader dell’opposizione socialista Edi Rama ha chiesto una netta condanna internazionale di quanto è accaduto: «L’Italia e l’Ue – ha affermato – non devono accettare in Albania una realtà inaccettabile per il mondo democratico e condannare la violenza di Stato che uccide gente innocente».
Arcs, che da molti anni lavora a fianco della società civile albanese attraverso progetti di promozione sociale, culturale e economica di donne e giovani, esprime la sua solidarietà al popolo albanese e a Edi Rama, con cui l’Ong ha avuto modo di collaborare quando il leader socialista era sindaco di Tirana.