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(Foto: fonte swissinfo.ch) Al Forum Sociale Mondiale che si è concluso l’11 febbraio si è discusso di sovranità alimentare.
Gemma Ciccone, referente ARCS per l’area africana presente a Dakar ci racconta del dibattito e delle proposte della più grande rete di contadini al mondo, la Via Campesina.
‘A Dakar tante e tanti senegalesi hanno potuto esprimere in wolof la loro rabbia per i prezzi bassi a cui sono costretti a vendere i prodotti agricoli: la mancanza di mezzi e spazi per la raccolta e la conservazione dei prodotti e i ricatti che subiscono dagli intermediari obbliga i coltivatori a vendere tutto il raccolto nel momento della massima produzione a bassissimo costo.
L’aumento dei prezzi agricoli nel 2008 è stato a totale beneficio degli intermediari e dei grossi commercianti, mentre gli agricoltori hanno subito le conseguenze, arrivando persino a non mangiare i prodotti della terra che coltivano e costretti a comprare prodotti cinesi o thailandesi a prezzi più bassi.
I numerosi seminari sulla sovranità alimentare a Dakar sottolineano l’ipocrisia di molte politiche di aiuto, che continuano a sovvenzionare l’agricoltura mantenendo di fatto la dipendenza: un invito alla responsabilità e alla solidarietà, necessarie per la costruzione di una vita più degna.
La Via Campesina, la rete dei contadini più numerosa al mondo, critica l’industrializzazione dell’agricoltura che produce imponenti fenomeni migratori e di inurbamento che aumentano il numero di poveri nelle bidonville delle grandi città; la rete si batte contro l’uso di pesticidi tossici e ogm e l’accaparramento di terre da parte di grosse multinazionali che, con l’illusione di ridurre la povertà e portare sviluppo nel territorio, sfruttano la terra rendendola infertile dopo pochi anni e privano migliaia di persone del diritto a vivere sulla terra che coltivano e alla quale sono legati da generazioni . All’interno della rete c’è anche quella parte del “nord” contadino che rivendica uno stile di vita più semplice e sostenibile, verso la decrescita…’
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