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Paesi di intervento
Nel corso della riunione della rete SOLIDAR (26-27 aprile) a Madrid sui recenti cambiamenti politici e sociali nel Nord Africa, tutti i partecipanti hanno ricordato che la situazione di emergenza umanitaria causata dallo spostamento dei profughi dai paesi vicini del Sud non può essere utilizzata come un pretesto per mettere in discussione l’accordo di Schengen e il coordinamento delle politiche di integrazione europea.
Invece di rafforzare la paura, il razzismo e la xenofobia, è necessario rafforzare la coesione e la solidarietà, due concetti fondamentali per il futuro delle società su entrambe le rive del Mar Mediterraneo.
Inoltre sono stati identificati i seguenti settori prioritari di azione:
1. Assicurarsi che la protezione sociale, la cooperazione internazionale e l’istruzione siano promossi e che tutte le politiche europee si basino sui principi di giustizia e solidarietà, valori che sono fondamentali per SOLIDAR e i suoi membri;
2. Sostenere attivamente i processi di trasformazione sociale, economica e politica in atto nei Paesi del Mediterraneo meridionale e garantire il coordinamento con le organizzazioni locali della società civile che sono alla testa di questi processi;
3. Aumentare gli sforzi per educare e sensibilizzare i cittadini dell’UE al fine di promuovere un modello di convivenza tra culture che incoraggi il rispetto dei diritti umani
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