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Paesi di intervento
Federico Lenzarini, cooperante di Arcs in Palestina, ci parla della situazione dei giovani di due quartieri di Gerusalemme est e del progetto che ARCS sta portando avanti in quest’area.
Kazim ha 17 anni, è uno studente che vive nel quartiere di Silwan ed è stato uno dei leader piu’ stimati da parte dei bambini che hanno partecipato al campo estivo organizzato da ARCS – Arci Cultura e Sviluppo ad Al Bustan, un’ area situata a sud di Gerusalemme a poche centinaia di metri dalle mura della Citta’ Vecchia. Come volontario si occupa di assistere i ragazzini del suo quartiere, aiutando nella preparazione di attività ricreative che possano creare momenti di normalità e restituire qualche ora di diritto al gioco e al divertimento a chi si trova a vivere la propria infanzia in un quartiere che offre ben pochi spazi ed occasioni d’intrattenimento e di sviluppo ai bambini. Proprio per questo suo impegno si e’ ritrovato, nel suo quartiere, in uno dei tanti scontri che scoppiano improvvisi e vedono fronteggiarsi ragazzini che lanciano pietre e forze di polizia addestrate e armate che rispondono con arresti indiscriminati di chi si trova a portata di mano. Questa volta è toccato proprio a lui. Dopo la detenzione Kazim è stato posto agli arresti domiciliari. E’ dispiaciuto perche’ non puo’ partecipare al corso di formazione su educazione attiva e animazione con un’unità mobile Ludobus per gli educatori e i volontari che ARCS sta realizzando.
Wajd ha 8 anni, Umran 10 e sono due bambini del quartiere di Silwan. Domenica 25 settembre i loro nomi si sono aggiunti alla lunga lista di minori arrestati dalla polizia israeliana. Nel rapporto pubblicato in luglio 2011, l’associazione di difesa dei diritti umani israeliana B’Tselem ha contabilizzato il numero di minori palestinesi arrestati e portati di fronte alle corti militari israeliane con l’accusa di essere “tiratori di pietre” ad almeno 835 ragazzini dal 2005 ad oggi.
Ai bambini e ai ragazzi di Silwan e del quartiere di Bab Hutta nella Città Vecchia di Gerusalemme si rivolgono le attivita’ che ARCS, insieme a Educaid e alla Rete di cooperazione CGIL , sta realizzando con il progetto di emergenza “Promozione del benessere psico-sociale e della resilienza dei minori a rischio dei quartieri di Bab Hutta e Al Bustan-Silwan (Gerusalemme Est)” finanziato dalla Cooperazione Italiana.
In che modo il progetto può aiutare i bambini e i ragazzi dei due quartieri? Innanzitutto attraverso l’organizzazione di eventi di intrattenimento e attività ludico-educative destinati a loro. Grazie all’ esperienza di Educaid e al team del Teatro Nazionale Palestinese, il Ludobus viene a visitare periodicamente i bambini del quartiere che accorrono per passare un pomeriggio di gioco e di divertimento. Al Ludobus si aggiungono spettacoli, open days con clowns, corsi di teatro e laboratori di pittura di murales.
Il progetto si rivolge inoltre a educatori, volontari e insegnanti delle scuole dell’infanzia e mira a rafforzare le loro conoscenze e le loro capacità di interagire con i bambini che vivono situazioni di stress e sviluppano disturbi e difficoltà di comportamento. I corsi che stiamo realizzando includono formazione su educazione attiva e animazione con unità mobile Ludobus per educatori e volontari, training per educatrici degli asili sul tema del sostegno psicologico ai bambini in situazione di disagio e formazione sulla valorizzazione del ruolo e sui diritti delle educatrici delle scuole dell’infanzia.
Vengono poi organizzati workshop sui diritti dei minori indirizzati a gruppi di bambini e adolescenti di Silwan al fine di promuovere la consapevolezza sui loro diritti, riflettendo insieme a loro sulle possibili conseguenze giuridiche di alcune azioni e fornendo informazioni utili ai partecipanti per comprendere la legalità o meno dei metodi di detenzione, di interrogatorio e trattamento dei minori durante gli arresti in strada o ai blocchi stradali o nelle case.
Infine, il progetto si propone il miglioramento delle strutture e della funzionalita’ delle scuole dell’infanzia, considerando la valorizzazione degli spazi e la disponibilità di materiali educativi e didattici quali elementi fondamentali per la creazione di un ambiente in grado di rispondere ai bisogni dei bambini e favorire il loro sviluppo psico-fisico. In questo ambito e’ stato realizzato un parco giochi e sono stati realizzati lavori di riabilitazione presso il Burj Al Luq Luq Social Centre e sono state effettuate forniture di arredi e materiali educativi nelle scuole dell’infanzia dei due quartieri di Silwan e di Bab Hutta.
Qui di seguito potrete vedere alcune delle attività che abbiamo realizzato per i bambini e i ragazzi nel corso del progetto.
potete trovare altre informazioni anche sul sito della Cooperazione Italiana, in queste due schede:
Paesi di intervento
Progetti
Operatori locali