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Paesi di intervento
Appunto per la Commissione Esteri del Senato sulla riforma legislativa della cooperazione allo sviluppo elaborato da AOI, CINI e LINK2007
Gli emendamenti al DDL 1744 qui presentati si riferiscono a due ipotesi di riferimento politico ministeriale, entrambe di grande peso politico:
A) Il Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, alla Presidenza del Consiglio, con specifico Dipartimento,
B) Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con delega al Viceministro per la cooperazione allo sviluppo (che partecipa al Consiglio dei Ministri).
Le Ong si sono già pronunciate, motivandone la scelta, per la figura del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione. Considerano in ogni caso che le due ipotesi debbano esser prese in considerazione in questa fase, al fine di essere valutate attentamente, con un confronto sereno e approfondito tra Parlamento, Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Ministro degli affari esteri, presidenza del Consiglio e i principali soggetti attivi della cooperazione allo sviluppo. A nostro avviso è in gioco la visione che l’Italia vuole avere del mondo e del suo ruolo nei prossimi decenni; e di questo, soprattutto, si deve tener conto.
A parere attento delle Ong entrambe le ipotesi sono realizzabili e nessuna delle due comporta maggiore spesa rispetto all’altra.
Il testo che uscirà dal Senato potrebbe poi essere migliorato dalle indicazioni che possono uscire dal Forum e che la Camera dovrebbe recepire. Abbiamo vissuto positivamente l’impegno dei Senatori a non modificare ulteriormente il testo dopo l’eventuale approvazione della Camera.
Riassumendo, le ONG intendono puntare decisamente e unitariamente, in particolare a:
Paesi di intervento
Progetti
Operatori locali