30Luglio2012 Per una legge solida e sostenibile

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Lettera di Paolo Beni, Presidente nazionale Arci, ai parlamentari e soggetti impegnati e coinvolti dalla riforma della legge 49/87 che regola la cooperazione internazionale.

Alla cortese att.ne di

– Sen. Alfredo Mantica, Presidente del Gruppo Ristretto Cooperazione della Commissione Esteri

– Sen. Giorgio Tonini, Vice Presidente

– Amb. Michele Valensise, Segretario Generale della Farnesina

– Sottosegretario Marta Dassù

– Sottosegretario Staffan De Mistura

– Direttore Generale Cooperazione allo sviluppo, Elisabetta Belloni

– Ministro Andrea Riccardi

Gentilissimi,

vi scrivo in qualità di presidente dell’Arci, associazione da sempre impegnata – tanto a livello nazionale che nelle sue realtà territoriali – sui temi e nelle attività di solidarietà e cooperazione internazionale.

Sono stato informato della ripresa del percorso di riforma della legge 49/87 sulla cooperazione internazionale da parte della Commissione Esteri al Senato. Accolgo questa iniziativa con favore, nella speranza che si possano ridefinire contesto geopolitico e sociale, operatività e  strumenti della cooperazione internazionale italiana, aggiornandoli rispetto ai  nuovi scenari mondiali, alla pluralità degli attori, al ruolo delle comunità locali.

L’Arci chiede una legge solida e sostenibile, che tenga conto delle sfide della globalizzazione dei diritti e rilanci la difesa dei beni comuni, che non releghi la cooperazione ad un ruolo di secondo piano rispetto alla politica estera ma la valorizzi come strumento di coesione sociale e di promozione di pace e dialogo. Riteniamo che questo sia un impegno che il nostro Paese dovrebbe assumere in un quadro di coerenza delle politiche tutte, da quelle economiche e finanziarie, a quelle sociali e formative, con una forte attenzione al tema dei migranti e delle nuove cittadinanze.

La novità del Ministero per l’Integrazione e la Cooperazione è stata accolta dall’Arci, come da molte altre realtà della società civile italiana, come una risposta positiva e responsabile all’accusa – che più volte è stata mossa nei confronti delle nostre istituzioni nazionali – di venir meno all’impegno per la costruzione di un mondo più giusto e sostenibile. Per questo sosteniamo il percorso di rinnovamento culturale che il Ministro Riccardi sta portando avanti con convinzione, e crediamo che i contenuti emersi dai gruppi preparatori del Forum per la cooperazione in programma a fine ottobre siano un buon viatico per la nuova legge.

Riteniamo indispensabile che il percorso di riforma coinvolga gli attori sociali della solidarietà e della cooperazione internazionale e sappia raccoglierne le istanze. Questo chiedono le ong italiane, che, da quando si è ripreso a parlare di riforma della legge 49/87, si sono subito impegnate a costruire una loro proposta unitaria, che pensiamo abbia il merito di recepire nei suoi contenuti la sfida del rinnovamento:

L’Arci si esprime pertanto a sostegno di questo lavoro di ricerca di sintesi, di proposta e di pressione politica condotto da Aoi, Cini e Link 2007. Ci auguriamo che il processo  avviato dalla Commissione Esteri al Senato prosegua garantendo la più ampia consultazione di tutti i soggetti sociali interessati, profit e non profit, degli Enti Locali e delle Istituzioni Nazionali coinvolte.

Nell’auspicio che questo lavoro approdi ai risultati positivi che tutti attendiamo, vi auguro buon lavoro.

Cordiali saluti.

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