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Hassan Juma Awad, il leader del sindacato dei lavoratori del petrolio iracheni rischia 5 anni di carcere per aver indetto uno sciopero. A dieci anni dalla fine della guerra i diritti dei lavoratori in Iraq non sono garantiti.
Sindacati ed organizzazioni della società civile di tutto il mondo stanno aderendo all’appello internazionale lanciato dalla Iraqi Civil Society Solidarity Initiative per cancellare le accuse contro il leader sindacale iracheno.
A dieci anni dalla guerra in Iraq, nonostante la nuova Costituzione Irachena riconosca il diritto d’associazione, rimane in vigore lo statuto dei lavoratori della dittatura di Saddam. Che vieta i sindacati nel settore pubblico. Le autorità hanno inoltre ancora il potere di sciogliere i sindacati e vietare riunioni o scioperi. I sindacalisti del petrolio sono le prime vittime di queste politiche repressive che mirano ad indebolirne la capacità di difendere i loro diritti.
La società civile internazionale si sta mobilitando in tutto il mondo per seguire la prossima udienza del processo che si terrà il 7 aprile 2013. Tra le adesioni internazionali sono di particolare rilievo quelle della CGIL, della FIOM, delle Trade Unions inglesi e dei principali sindacati degli Stati Uniti.
Per adesioni di sindacati ed organizzazioni alla petizione internazionale clicca qui .
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