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Sono in tanti quelli che passando di fronte al Cinema Oasis e vedendo il fermento di operai impegnati negli ultimi lavori, si sono fermati a chiedere quando il cinema sarebbe entrato finalmente in funzione. La data era infatti ormai fissata. Lo scorso 22 febbraio alla presenza di una delegazione arci, delle istituzioni cubane, della ue e dell’ambasciata italiana più di 300 cittadini (il cinema può contenere fino a 330 posti seduti) hanno potuto assistere all’apertura ufficiale dopo 8 mesi di lavori. L’entusiasmo si poteva leggere sul volto delle persone. Il cinema era stato distrutto dall’uragano del 96’, rimesso in piedi alla “bella e meglio” è stato definitivamente abbandonato nei primi anni 2000 quando un altro uragano ha finito l’opera. Ma non possiamo parlare solo di cinema. Il Cine-teatro Oasis infatti, come nella tradizione ARCI, sarà uno spazio polifunzionale dove saranno realizzate attività culturali da parte dei diversi attori del territorio. Oltre alla sala cinema infatti, che sarà poi completata con allestimenti ed equipaggiamenti per potervi realizzare piece teatrali, è presente una sala espositiva, che può anche essere adibita per attività ricreative come corsi di ballo, arti plastiche ecc. e una arena all’aperto anche questa utilizzabile per varie attività oltre che per proporre rassegne cinematografiche soprattutto nelle caldi notte estive. Mercedes, la direttrice della Casa Cultura, ci spiega che dopo anni di discussioni giusto pochi mesi fa il Ministero Cultura ha emanato una direttiva che esorta le diverse istituzioni del territorio a collaborare tra di loro mentre in passato questo difficilmente avveniva. Si tratta di un aspetto di primaria importanza in un luogo come Santa Fè dove l’unico spazio attivo al momento sarà proprio il Cine-Teatro in attesa che si completi anche la ristrutturazione della Casa Cultura. Morlote, ex presidente della AHS e attuale direttore del progetto non nasconde le ambizioni dello stesso e cioè di arrivare alla firma di un protocollo tra le varie istituzioni per suggellare la collaborazione, che rappresenterebbe una buona prassi di lavoro replicabile in molti altri territori e contesti. Se uno dei risultati del progetto era quello di migliorare il dialogo e la collaborazione tra le varie istituzioni culturali cubane possiamo affermare che siamo sulla buona strada.
Anche a Pinar del Rio ci si sta preparando ad una inaugurazione che chiuderà ufficialmente il progetto promosso dal MAE a sostegno del programma di agricoltura urbana e sub urbana. Si tratta dell’area di formazione di circa 3,5 ettari della Granja Urbana più 0,8 ettari di terreno situati all’interno dell’università, nei quali si stanno allestendo diverse tipologie di sistemi di irrigazione alimentati da pannelli solari. Dopo i vari momenti di scambio promossi tra le varie istituzioni coinvolge come ENEA, Università di Pinar del Rio, AUCS, Legambiente, Università della Tuscia, diretti ad approfondire vari aspetti legati all’agroecologia e alle tecnologie sostenibili applicabili all’agricoltura i tecnici di AUCS e di Reseda sono in loco per aiutare i tecnici e gli operatori dei partner locali nel montaggio delle varie componenti del sistema che sarà utilizzato, oltre che per la produzione, per la formazione dei produttori coinvolti nel progetto. L’obiettivo è quello di aiutare i produttori ad identificare sistemi di irrigazione (a goccia, aspersione, microaspersione ecc) a seconda del tipo di coltivazione, tipologia di terreno, fonde di approvvigionamento dell’acqua ecc. in modo da abbattere i costi di allestimento, minimizzare l’utilizzo delle risorse idriche ed energetiche e massimizzare la produzione.
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