15Settembre2014 Gravi minacce in Colombia a operatori di organizzazioni che lavorano per la pace e i diritti umani

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aguilas_negras_copertinaArci e Arcs esprimono la loro solidarietà e vicinanza alle persone minacciate, alla Corporación Viva la Ciudadanía (partner dei progetti Arcs in Colombia) e a tutte le persone e le organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e nella costruzione della pace in Colombia.

Fanno propri il comunicato della Corporación Viva la Ciudadanía e l’appello alle autorità competenti colombiane affinché venga garantito lo svolgimento delle attività delle organizzazioni che difendono i diritti umani e la pace in Colombia e sia assicurata la necessaria protezione alle persone cui sono indirizzate le minacce.

Auspicano che il nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, congiuntamente alla sede diplomatica italiana a Bogotà, promuovano azioni – anche in coordinamento con le altre sedi diplomatiche europee presenti in Colombia – al fine di esprimere forte solidarietà alle persone minacciate e alle loro organizzazioni e di sostenere il loro lavoro.

Arci e Arcs, infine, promuoveranno azioni, sia a livello nazionale che internazionale, affinché si intervenga in maniera rapida, efficace e concreta per proteggere le vittime delle minacce e ribadiscono il loro impegno e sostegno alla promozione dei diritti umani e alla costruzione della pace in Colombia.

Di seguito il comunicato della Corporación Viva la Ciudadanía, rete di ong colombiane che lavora in varie parti del Paese per la democrazia, la pace e la difesa dei diritti umani.

 

MINACCE DI MORTE A 91 LAVORATORI E LAVORATRICI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI

La Corporación Viva la Ciudadanía denuncia agli organismi internazionali, ai difensori dei Diritti Umani e alla comunità tutta che lo scorso 8 settembre sono state minacciate, attraverso posta elettronica ed in forma anonima, 91 persone dichiarate ‘obiettivo militare’; la minaccia è stata reiterata dopo nemmeno 24 ore, il 9 settembre, con tono ancora più aggressivo dalle Aguilas Negras (organizzazioni criminali paramilitari di estrema destra) ed infine, sempre nella giornata del 9, è arrivata una terza minaccia che include i nomi di Ana Prada, Karen Borrero e Virgelina Charà.

Queste minacce sono dirette a persone che portano avanti attività a favore della pace e la difesa dei diritti umani in Colombia. Nella lista si trovano operatori che fanno parte di Corporación Viva la Ciudadanía, tra le quali il suo direttore Antonio Madariaga, ed ex membri dell’organizzazione, più di 36 persone che appartengono o hanno partecipato alla Mesa Nacional de Victimas (Tavolo Nazionale delle Vittime) di cui Viva la Ciudadanía svolge il ruolo di segreteria tecnica, così come altri operatori e operatrici di organizzazioni che lavorano per la difesa dei diritti umani e la costruzione della pace, in rete con le organizzazioni internazionali.

Esprimiamo la nostra preoccupazione perché le minacce fanno riferimento diretto alla nostra attività a favore della pace e si verificano quando avanza il processo di dialogo tra il Governo Nazionale e le FARC – EP, processo che sia le persone minacciate sia la Corporación hanno sostenuto e continuano ad appoggiare.

Il primo messaggio minaccioso, arrivato l’8 settembre dall’indirizzo mail joseperalta1981mas@gmail.com ha come oggetto: Urgente Sapos (Attenzione Spie) e il testo “TODOS VAN A MORIR” (MORIRETE TUTTI); il testo allegato, chiamato LISTA NEGRA (LISTA NERA), contiene la minaccia diretta a 91 persone. Il messaggio non è stato firmato da nessuna organizzazione o persona né ha un’intestazione. Le minacce del 9 settembre sono state inviate da un indirizzo mail che si identifica come Aguilas Negras, Bloque Capital, uno dei gruppi eredi del paramilitarismo.

Di fronte a queste intimidazioni, La Corporación ribadisce il suo impegno con la pace, la difesa dei diritti umani e la democrazia, oggi più di prima.

Facciamo appello alla comunità internazionale che lavora in Colombia, alle amiche e agli amici della democrazia, della pace, alle organizzazioni che difendono i diritti umani sia dentro che fuori dal Paese e in maniera particolare alle reti, alle istituzioni e alle persone vicine a Viva la Ciudadanía a pronunciarsi e ad esigere allo Stato colombiano che si garantisca l’efficacia delle indagini e si protegga la vita e l’integrità delle persone minacciate.

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