
11
Paesi di intervento
della redazione
Roma, 1 marzo 2016, Nena News – Un morto e decine di feriti: è il bilancio delle violenze divampate stanotte a Qalandia, a nord di Gerusalemme. Secondo l’esercito israeliano, le forze armate israeliane sarebbero entrate nel campo profughi per “sedare una rivolta” causata dall’ingresso “per sbaglio” di due militari.
Secondo una prima ricostruzione fornita da Tel Aviv, intorno alle 23 (ora locale) due soldati dell’unità Oketz K-9 sono entrati “per errore” nel campo. Nel tentare di uscire da Qaladia, il veicolo su cui viaggiavano è stato colpito con pietre e bottiglie incendiarie. La loro jeep ha quindi preso fuoco, ma i due sono riusciti a fuggire separandosi. “Uno dei due uomini è riuscito a chiamare i soccorsi immediatamente e, nel giro di 20-30 minuti, è stato salvato dal team di soccorritori. L’altro, invece, ha impiegato un’ora circa per mettersi in contatto e solo allora è stato possibile raggiungerlo” ha detto un portavoce militare commentando quanto accaduto ieri. Secondo il portale in arabo dell’agenzia palestinese Ma’an, c’è stato un fitto scambio di colpi da arma da fuoco tra israeliani e palestinesi. A perdere la vita è stato il 22enne Iyad Amr Sahdiyeh, studente di Qalandya dell’Università al-Quds. Stando a quanto riferisce la Mezzaluna palestinese, sono almeno una dozzina i feriti da parte palestinese. Dieci, invece, quelli israeliani.
Fonti palestinesi all’interno di Qalandya hanno riferito che alcuni uomini armati avrebbero assediato per circa 3 ore (dalle 8:50 di sera a mezzanotte) un gruppo di soldati intervenuti nel campo per salvare i due militari. Una ricostruzione che stride con quella fornita da Israele secondo la quale i due agenti di sicurezza sono entrati a Qalandya verso le 23. Sul portale Ma’an in arabo, alcuni residenti hanno definito gli scontri avvenuti stanotte come “violenti” e “continui” e hanno detto che i militari hanno fatto ampio uso di gas lacrimogeni per disperdere i palestinesi che li attaccavano.
L’esercito ha già comunicato che aprirà una inchiesta per scoprire “quali sono i motivi che hanno portato i due soldati nel campo”. La coppia di militari entrata a Qalandya, infatti, non era di una unità combattente e, stando alle prime notizie, non era in missione.
Paesi di intervento
Progetti
Operatori locali