« Mediterraneo condiviso, la cittadinanza attiva per l’ambiente » Si intitola così il progetto intrapreso da Raj Tunisia, (Rete alternativa dei giovani) e ARCS Culture Solidali (Arci Cultura e Sviluppo), due associazioni che hanno deciso di lavorare insieme per il bene comune dei popoli del bacino mediterraneo.
Un lavoro di cooperazione giovanile tra l’Italia e la Tunisia che pone al centro le problematiche ambientali e le minacce comuni alle due rive del Mediterraneo. I giovani di RAJ e di ARCS hanno lanciato la loro iniziativa in difesa del clima, incontrandosi per una settimana a Tabarka, nel nord della Tunisia, per discutere insieme e cercare di formulare idee e progetti per l’ambiente.
Si è trattato di una settimana di ricerca, di lavoro sul campo, di escursioni e di scoperta dell’ambiente nel nord tunisino dove abbondano foreste e parchi nazionali, una moltitudine di attività che ha permesso ai partecipanti italiani e tunisini di conoscere le ricchezze della fauna e della flora settentrionali e di vedere con i propri occhi le sfide e le minacce esistenti.
«Alcuni problemi ambientali sono comuni ai nostri due paesi, come ad esempio il problema dell’inquinamento nelle zone industriali di Gafsa e di Taranto: questo ci ha permesso di creare una rete che riunisce le due rive e che si basa, prima di tutto, sulla sensibilizzazione dei giovani sull’importanza di difendere il clima e le risorse naturali.» afferma Riccardo Celi, resposabile dell’evento per ARCS
Mediterraneo condiviso è un progetto che rappresenta un eccellente mezzo di scambio di idee e di savoir-faire che riunisce le due sponde del Mare nostrum in un clima di dialogo e di buona collaborazione.
Dell’importanza della sensibilizzazione e del coinvolgimento dei giovani di entrambe le rive parla anche Khouloud Tlili, coordinatrice del progetto da parte dell’associazione tunisina, sottolineando che tale iniziativa rappresenta solo il primo passo verso nuovi progetti di cooperazione mediterranea giovanile.