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Paesi di intervento
Lettera della Rete EuroMed Rights sul negoziato per il Trattato di Libero Scambio Completo e Approfondito (ALECA) e sulla attuazione del Partnenariato per la Mobilità (PPM)
A Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza
A Johannes Hahn, Commissario per l’Allargamento e la politica europea di vicinato
Ai ministri degli Affari Esteri degli Stati Membri della Unione Europea
A Khemaies Jhinaoui, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Tunisia
A Tahar Cherif, Ambasciatore della Repubblica di Tunisia presso l’Unione Europea
Nell’avvicinarsi della dodicesima sessione del Consiglio di Associazione UE-Tunisia il 18 aprile, la Rete EuroMed Rights e i suoi aderenti chiedono all’Unione Europea e alla Tunisia di definire i diritti umani come un obiettivo prioritario nel rafforzamento delle relazioni Tunisia-UE e a inserire questo punto nell’agenza della riunione ministeriale congiunta.
In occasione di questo Consiglio di Associazione, EuroMed Rights chiede al governo tunisino, alla UE e agli stati membri di continuare a sostenere attivamente la difesa dei diritti umani in Tunisia e in particolare nel contesto della negoziazione dell’Accordo di Libero Scambio Completo e Approfondito (ALECA) e della messa in opera del Partnenariato per la Mobilità (PPM).
La Tunisia infatti sta oggi affrontando sfide importanti in materia di diritti umani. Al fine di proseguire sulla strata intrapresa nel 2011, la cooperazione fra la UE e i suoi stati membri deve rispondere a questi problemi e alla volontà del popolo tunisino.
In particolare, e in conformità con il partenariato privilegiato esistente fra la UE e la Tunisia, i diritti economici, sociali e culturali così come i diritti delle persone migranti e rifugiate sono le questioni essenziali alle quali i due partner devono dare risposte comuni.
L’UE deve anche aiutare la Tunisia nella sua lotta contro gli atti di terrorismo assicurando l’assistenza finanziaria necessaria, rispettando lo Stato diritto e le libertà fondamentali. Sviluppare questa cooperazione è nell’interesse di tutti, così come la necessità che questi diritti siano rispettati e protetti, conformemente alle norme internazionali dei diritti umani.
Dopo il 2011, la società civile in Tunisia ha largamente dimostrato il suo ruolo indispensabile per gestire al meglio il processo democratico attualmente in corso nel paese. Ciò è stato in particolare riconosciuto attraverso l’attribuzione, nel 2015, del Premio Nobel per la Pace al quartetto di organizzazioni coordinatrici del dialogo nazionale in Tunisia.
In questo contesto, la società civile deve essere un attore a tutti gli effetti nelle relazioni bilaterali fra UE e Tunisia.
Se noi salutiamo la messa in opera e l’organizzazione regolare di un dialogo tripartito (fra le autorità tunisine, la UE e la società civile), consideriamo tuttavia che un rafforzamento di questo impegno è necessario per assicurare la partecipazione della società civile.
E’ per questo che chiediamo:
Chiediamo quindi che queste importanti questioni siano espressamente incluse nell’ordine del giorno del Consiglio di Associazione del 18 aprile.
Trovate di seguito le raccomandazioni di EuroMed Rights relative a queste questioni. Sono state elaborate nel quadro di un progetto, realizzato con il sostegno della UE, che mira a stabilire uno spazio reale di dialogo tripartito tra la società civile tunisina, le autorità tunisine e l’UE (e i suoi stati membri), sulle sfide che la Tunisia affronta oggi.
Inoltre, il 18 novembre 2015, la UE ha pubblicato la nuova Politica Europea di Vicinato (PEV) che prevede in particolare la negoziazione di accordi specifici con ciascuno paese di vicinato sulla base di interessi comuni.
EuroMed Rights si dispiace profondamente che questa nuova PEV metta completamente ai margini il rispetto dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario. E’ un passo indietro per la UE, che non ha colto l’opportunità di promuovere le riforme democratiche al cuore della PEV.
In questo contesto, questo Consiglio di Associazione rappresenta la prima opportunità di discutere un accordo specifico fra la UE e la Tunisia.
Benché la nuova PEV purtroppo non ne faccia una priorità, noi teniamo a ricordare l’importanza di includere i diritti umani nelle priorità di questa cooperazione e di coinvolgere pienamente la società civile in tutte le tappe delle relazioni bilaterali fra la Tunisia e la UE.
Consideriamo che il progetto di “dialogo tripartito” in Tunisia sia un buon esempio di coinvolgimento della società civile e chiediamo che la UE e la Tunisia estendano questo dialogo a tutti i terreni di cooperazione tra i due partner.
ALLEGATO
Raccomandazioni della Rete EuroMed Rights per il Consiglio di Associazione UE-Tunisia, 18 aprile 2016
La Rete Euromed Rights e i suoi aderenti sottopongono le raccomandazioni seguenti alle autorità tunisine, alla UE e ai suoi stati membri:
Per quel che concerne i diritti economici e sociale e le discussioni legate al Trattato di Libero Scambio Completo e Approfondito (ALECA) tra l’UE e la Tunisia:
Per quel che concerne i diritti delle persone migranti e rifugiate e le discussioni legate al Partenariato per la mobilità tra l’UE e la Tunisia:
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