27Luglio2016 Colombia: formazione nelle regioni del Chocò e Valle del Cauca

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di Costanza Barucci
Recentemente si è dato avvio alle attività formative nelle regioni del Chocò e Valle del Cauca nell’ambito del progetto “Donne organizzate per la costruzione di una società della Pace”.
A Rio Sucio, Chocò, 35 donne appartenenti alle comunità di Rio Sucio, Carmen del Darien, Vigi de Curbaradò e Domingodo hanno partecipato alla formazione su: Accordi di Pace tra il Governo e le Farc; il corpo delle donne e la sua storia; il territorio del Chocò  tra cultura, storia, tradizioni e conflitto; memoria del conflitto e memoria di genere. Per due giorni le donne hanno giocato, disegnato, ballato, condividendo sia i momenti di gioia sia di tristezza, con lo scopo di riflettere, stimolare il pensiero critico e gettare le basi per una costruzione collettiva di una  conoscenza teorica e pratica dei temi affrontati. Nei prossimi mesi si svolgeranno altre 7 sessioni formative, con altre attività tra cui le mobilitazioni sociali e i “tavoli di dialogo” con le autorità locali.
In Valle del Cauca, invece, 50 donne di distinte organizzazioni sociali provenienti dalla città di Cali e da altri municipi circostanti hanno partecipato alla sessione inaugurale delle attività formative del progetto. All’evento erano presenti il direttore della Corporacion Viva la Ciudadania, di Foro Nacional por Colombia Capitulo Valle (Foro) del Cauca e 5 funzionari dell’ufficio della “Segretaria de Genero” del Comune di Cali. I direttori delle due organizzazioni hanno presentato gli obbiettivi e le attività di questa seconda annualità del progetto, mentre le autorità presenti in rappresentanza del Comune di Cali hanno manifestato il loro appoggio e partecipazione alle attività progettuali. Successivamente, la coordinatrice dell’organizzazione Foro ha presentato le partecipanti al progetto e formalizzato la loro inscrizione con la consegna del materiale didattico. L’evento si è concluso con uno spettacolo musicale. Anche in Valle del Cauca le attività proseguiranno con altre 8 sessioni formative, le mobilitazioni e con i “Tavoli di dialogo” con le autorità locali.
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