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di Elisa Piccioni
Dopo il successo del primo progetto pilota “Ayounkon: interventi urgenti di salute visiva per rifugiati siriani nella valle della Bekaa”,realizzato grazie all’aiuto della Chiesta Valdese, si rafforza l’impegno di ARCS per la promozione della salute visiva in Libano
Grazie al sostegno dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari- OCHA, è infatti in partenza un nuovo programma che nell’arco del 2018 permetterà di realizzare circa 1200 visite oculistiche, distribuire circa 600 occhiali da vista e realizzare 80 operazioni urgenti quali cataratta e trapianti di cornea, per anziani e bambini.
Il progetto nato su base volontaria nei primi mesi del 2017 a seguito dell’iniziativa volontaria di una rete di oftalmologi specializzandi del Beirut Eye & ENT Specialist Hospital, e il supporto dell’ong libanese Amel, che ha messo a disposizione una clinica oculistica nella valle della Bekaa, ha voluto rispondere ad un grave vuoto esistente nella risposta umanitaria alla crisi siriana, ovvero quello per la difesa e la promozione della salute visiva.
Anche se la salute degli occhi fino ad oggi non era stata considerata una priorità dai principali finanziatori internazionali, inizia ad emergere come la correzione tempestiva dei vizi di rifrazione e la cura di alcune patologie gravi, possono giocare un ruolo fondamentale nel migliorare la vita dei beneficiari e quelle delle loro famiglie.
Lo studio, realizzato a febbraio 2017 da specializzandi oftalmologi dell’Università Saint Joseph su un campione di popolazione nella Valle della Bekaa, ha infatti fatto emergere come la maggior parte degli anziani e dei bambini proveniente dalla Siria non abbia avuto accesso, durante i cinque anni di sfollamento, a visite oculistiche specialistiche, nonostante il sopraggiungere di disturbi visivi, infezioni, e cataratte che per alcuni avevano avuto conseguenze, anche invalidanti, nella vita di tutti giorni.
“Quello che ci ha motivato a portare avanti una campagna di visite e operazioni su base volontaria per oltre un anno”, racconta Sylvain, medico oftalmologo volontario di Ayounkon “è stata la considerazione che gran parte delle persone visitate, tra cui bambini con miopie gravissime che avevano causato l’abbandono scolastico e giovani capifamiglia non più in grado di lavorare, potevano tornare ad una vita normale con la prescrizione del giusto paio di occhiali o la realizzazione di semplici operazioni”
“Moltissimi inoltre, gli anziani affetti da cataratta diabetica, patologia molto diffusa tra i rifugiati anche a causa dell’alimentazione e delle condizioni di vita” prosegue Sylvain “che senza un operazione chirurgica, i cui costi in Libano vanno dai 1000 a 2.000 dollari, perderebbero gradualmente la vista”.
Il programma promosso da ARCS, che fino ad oggi ha permesso di realizzare oltre 40 operazioni e 400 visite oculistiche e di distribuire 150 occhiali, prevede di raggiungere per la fine del 2018 oltre 1200 beneficiari, la maggior parte dei quali bambini e anziani provenienti dalle zone più svantaggiate della valle della Bekaa, quali i villaggi di Mashgarah, Kamed el Loz and Arsal.
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