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Paesi di intervento
di Giulia Gerosa
In Libano continua l’impegno di ARCS nel nord del Paese con il progetto ‘POWER – Promuovere l’empowerment economico e sociale delle donne vulnerabili in Libano, Giordania ed Egitto’, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Nella sua componente libanese, e nonostante il periodo di grande difficoltà e sofferenza attraversato dal Paese, ARCS, in partenariato con l’organizzazione locale MADA, procede con il progetto di inclusione economica di donne libanesi e siriane nel governatorato di Akkar, attraverso corsi di formazione mirati per il lancio o l’ottimizzazione di microimprese guidate da donne in particolare situazione di vulnerabilità.
Per quanto riguarda le fasi del progetto, in seguito alla selezione delle due cooperative beneficiarie del corso di formazione in sviluppo di microimprese e marketing, la prima cooperativa di Jdeidet el Kaitaa ha cominciato e da poco concluso il primo training, cui hanno partecipato undici donne, libanesi e siriane.
Inoltre, nelle prossime settimane si procederà alla fase di selezione di beneficiari individuali per poter in seguito lanciare l’altra attività del progetto, che verte su sessioni di formazione in gestione di impresa per business avviati a livello individuale, e non cooperativo.
Per continuare nelle attività, nonostante il periodo (nuovamente) di lockdown vigente nel Paese fino al 30 novembre, ARCS mantiene il coordinamento con il partner locale MADA, le autorità e gli attori coinvolti sul campo per permettere un quanto più normale avanzamento del progetto in Akkar.
La situazione nel Paese rimane infatti delicata e l’ulteriore crescente povertà tra i libanesi e tra le altre componenti della società (a partire dalla popolazione rifugiata siriana, stimata in 1,5 milioni di persone) impone di continuare in maniera ancora più perseverante l’impegno della nostra organizzazione nel Paese.
Questo vale a maggior ragione nelle aree già vulnerabili del Libano, come appunto la regione dell’Akkar, che vive da tempo una condizione di marginalità, con carenza di infrastrutture adeguate e di un tessuto economico forte e con un’accentuata disparità di genere nell’accesso alle opportunità lavorative, e dove, anche per contiguità geografica, la crisi siriana ha avuto un impatto decisamente importante.
Con il progetto POWER in fase di implementazione, ARCS intende operare laddove vi è maggiore necessità, e tenendo in considerazione, quindi coinvolgendo direttamente, le fasce più vulnerabili della popolazione locale e di quella rifugiata siriana.
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