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Paesi di intervento
di Adele Cornaglia
Nonostante la ratifica di numerosi trattati internazionali relativi all’uguaglianza di genere e l’istituzione di un quadro normativo che ambisce a garantire i diritti fondamentali delle donne e la libertà di iniziativa economica, il Camerun presenta ancora un alto livello di disuguaglianza di genere fortemente radicato nella società del Paese. Le sfide principali riguardano settori vitali come l‘istruzione, la salute, l’occupazione e la protezione contro la violenza di genere[1].
Come reiterato da Delphine Brun, senior GenCap adviser di OCHA Camerun[2], esiste una forte relazione tra le disuguaglianze di genere, l’esclusione e l’aumento della vulnerabilità. La disuguaglianza di genere, negando la parità di diritti e di opportunità, crea vulnerabilità. Pertanto la discriminazione pervasiva, sistematica e strutturale che le ragazze e le donne camerunesi devono affrontare quotidianamente le rende inevitabilmente più vulnerabili agli shock e allo stress, come dimostrato nel corso delle recenti crisi umanitarie susseguitesi nel Paese che hanno portato ad un inasprimento dei tassi di violenza, dove, in totale, il 56,4% delle donne in Camerun risulta aver subito violenze emotive e/o sessuali (OCHA Camerun, 2020).
“Una prevenzione efficace della violenza e una risposta collettiva che miri a sradicare le sue cause e sostenga i diritti umani richiede una comprensione più ampia delle disuguaglianze”[3]. La discriminazione nell’accesso ai settori fondamentali sopracitati influenza l’accesso degli individui alle risorse e al capitale ed ha un impatto sul modo in cui le decisioni vengono prese sul piano familiare, comunitario e più ampliamente a livello sociale. Prendere coscienza ed affrontare la disparità di genere permette dunque più in generale di far fronte a diversi fattori alla base di elementi di vulnerabilità che riguardano l’intera popolazione.
Questa la riflessione alla base del progetto “ELLE – Entreprenariat Local et Leadership féminin pour l’Egalité des chances”, cofinanziato dalla Delegazione dell’Unione Europea in Camerun con il contributo dell’8×1000 della Chiesa Valdese e lanciato lo scorso settembre da ARCS Culture Solidali in Camerun in partenariato con le organizzazioni locali: CIPCRE – Cercle International pour la Promotion de la Création, NIDD – Nid International pour le Développement Durable, APCRE – Association pour la Promotion de la Création, AJVN – Association des Jeunes Volontaires de Ngaundere e CMO – Club Media Ouest. Il progetto cofinanziato dalla Delegazione dell’Unione Europea in Camerun verrà realizzato nelle regioni dell’Ovest, Est e Adamaoua nel corso di tre anni.
Con questo progetto continua dunque l’impegno di ARCS a favore dell’integrazione di genere questa volta in territorio camerunese in particolare per promuovere il ruolo di donne e giovani donne come agenti di sviluppo e di cambiamento nelle proprie comunità, attraverso l’appropriazione dei diritti economici e sociali, l’empowerment, la partecipazione attiva alla vita economica, sociale, culturale, civile e politica del Paese.
Un impegno che si svilupperà su tre differenti assi d’intervento principali. Il primo è volto a favorire l’accesso di donne e ragazze all’occupazione, alla produzione e alla partecipazione alla vita comunitaria (livello socio-economico). A tal fine saranno creati incubatori di iniziative imprenditoriali e culturali per rispondere alle esigenze ed accompagnare al meglio le donne nello sviluppo dei loro progetti. Il secondo che coinvolge tutta la comunità, affinché non solo le donne e le ragazze siano consapevoli e si approprino dei propri diritti, ma le comunità locali stesse diventino promotrici dei diritti delle donne e delle giovani e ne riconoscano l’importante ruolo (livello socio-culturale). Questo avrà un impatto a livello sociale grazie anche al coinvolgimento degli attori locali – associazioni di base, leader comunitari e religiosi, etc.- che si impegneranno per combattere le violazioni di diritto verso le donne come la violenza sessuale e di genere. Con il terzo asse invece, si agirà a livello di Organizzazioni della Società Civile (OSC) nelle tre regioni affinché i diritti vengano riconosciuti e promossi in concertazione anche attraverso azioni di advocacy verso le autorità locali e nazionali (livello istituzionale).
Le attività verranno realizzate in collaborazione con i partner locali presenti nelle tre regioni camerunesi. Per favorire la buona cooperazione tra le parti e sviluppare un piano d’azione condiviso e coordinato, negli ultimi mesi si sono tenuti diversi incontri di lavoro, scambi e discussioni presso la sede del progetto ELLE a Bafoussam, nella regione dell’Ovest. Questi momenti, che hanno visto la partecipazione di tutti i rappresentanti delle associazioni coinvolte, sono stati occasioni fondamentali al fine di gettare le basi condivise per la buona realizzazione del progetto e portare ogni organizzazione a riconoscere il proprio impegno e ruolo attivo nella promozione del ruolo di donne e giovani come agenti di sviluppo e cambiamento in Camerun.
Inoltre, il 25 novembre 2020, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il progetto è stato ufficialmente lanciato dalla Delegazione dell’Unione Europea in Camerun all’interno di una cerimonia ufficiale presso l’Ambasciata di Spagna di Yaoundé.
Questi i passi finora percorsi per il progetto ELLE, i primi di un importante cammino in territorio camerunese… Bon chemin ensemble pour le projet ELLE!
[1] Cfr. “Data on gender equality in Cameroon”, GenCap, 17 Oct. 2019, OCHA Cameroon, HNO 2020.Paesi di intervento
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