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Paesi di intervento
di Calogero Messina
Proseguono i lavori per la realizzazione del sistema idrico di acqua potabile nel villaggio di Foutchouli, comune di Dschang, nella regione dell’Ovest del Camerun. Un intervento nato nel quadro del progetto ENTER – Energie Rinnovabili e Tecnologie Appropriate per l’accesso all’acqua potabile in zona rurale, co-finanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo ed in corso di realizzazione attraverso la cooperazione fra ARCS e la ONG camerunese ACREST.
L’obiettivo generale del progetto è di contribuire al miglioramento della qualità di vita e della salute pubblica nella regione dell’Ovest favorendo l’accesso all’acqua potabile e alle energie rinnovabili, potenziando le competenze in materia di gestione delle risorse naturali e incrementando l’utilizzo di tecnologie appropriate in 34 villaggi pilota selezionati fra i comuni di Batcham, Dschang e Foumbot, creando una dinamica territoriale virtuosa che coinvolga imprese settoriali, università, amministrazioni comunali e servizi tecnici decentrati, organizzazioni della società civile, autorità tradizionali e comunità locali in Camerun e in Italia.
Il sistema idrico consiste nella captazione di una sorgente montana, identificata dai tecnici del progetto in collaborazione con l’AMEE, l’Agenzia Municipale dell’Acqua Potabile del comune di Dschang. La sorgente é stata drenata e canalizzata verso la stazione di trattamento dell’acqua, dove verrà filtrata biologicamente prima di essere convogliata verso un bacino d’accumulo in corso di realizzazione. Qui verrà resa potabile attraverso un misurato dosaggio di ipoclorito di sodio (cloro), prodotto con un OSEC – On-Site Electro Chlorination, un processo di elettrolisi su piccola scala di una miscela di acqua e comune sale da cucina (200L di acqua e 18kg di sale grosso). A quel punto, l’acqua, ormai potabile, verrà distribuita attraverso una rete idrica scavata per una lunghezza di 6 km lungo i pendii delle montagne e infine convogliata in un sistema di fontane pubbliche.
Diverse sono le difficoltà che si sono dovute affrontare: attraversare gli impervi sentieri di montagna attraverso cui portare i materiali; scavare a mano la roccia per realizzare le stazioni di captazione delle sorgenti e i 6 km di canalizzazione; costruire consapevolezza e fiducia negli abitanti del posto. I pastori avevano paura che portassimo via tutta l’acqua e impedissimo ai loro animali di abbeverarsi; gli agricoltori erano spaventati dalla deviazione dei ruscelli che avrebbe allontanato l’acqua dalle loro colture; gli stregoni del villaggio temevano la nostra irruzione nelle sacre foreste e sorgenti che sgorgano dalle loro montagne.
Solo attraverso l’ascolto e la collaborazione con loro siamo riusciti a costruire insieme questo percorso.
Ora dei canali specifici portano l’acqua ai pastori in appositi abbeveratoi costruiti ben lontano dalle sorgenti, per proteggerle dalla contaminazione degli escrementi animali e al tempo stesso abbeverarli comodamente in luoghi meno impervi da raggiungere.
Parte dell’acqua è stata riconvogliata nelle sua naturale sede di ruscellamento per continuare ad approvvigionare le colture proprio dove gli agricoltori le avevano già impiantate e non alterare cosi il naturale equilibrio fra l’uomo e l’ambiente.
Infine, le divinità della terra e dell’acqua sono state evocate e ringraziate con rituali tradizionali presso le sacre sorgenti, così come previsto dagli stregoni e dalle autorità tradizionali, senza i quali non avremmo neanche potuto mettere piede nella loro sacra foresta.
A questo punto il progetto ENTER ha potuto canalizzare l’acqua necessaria verso la stazione di trattamento dove sarà resa potabile e distribuita a tutti gli abitanti del villaggio di Foutchouli.
Distribuire acqua potabile significa salvare vite umane, soprattutto di quei bambini che muoiono di parassitosi, tifoidi, colera, amebiasi, giardia e diverse malattie dovute al consumo di acqua contaminata da deizioni umane e animali, da fertilizzanti e pesticidi usati in agricoltura e dai batteri e parassiti che popolano la ricca flora e fauna della zona.
Un gran lavoro di squadra che ha coinvolto con entusiasmo tutti gli attori in campo!
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