Per provare a cambiare un mondo che sta mettendo a rischio la sua esistenza, fondato com’è su relazioni di saccheggio delle risorse naturali e frammentazione o rottura dei legami sociali, bisogna cominciare a cambiare anche il modo di raccontarlo.
Abbiamo un bisogno sempre più urgente di comunicare in modo diverso e più efficace, di aprire concetti, sfuggire alle semplificazioni, percorrere nuove vie della ricerca. Si tratta di re-imparare ad ascoltare e cambiare la direzione dello sguardo per scoprire realtà diverse, che spesso sono già esistenti ma poco visibili a un sistema mediatico caotico, appiattito sui temi imposti da pochissime fonti dominanti e affollato da un sovraccarico di notizie inutili o irrilevanti, quando non inventate per favorire i soliti grandi e opachi interessi.
“Raccontare la società che cambia” è un corso di formazione a distanza gratuito articolato in sette incontri, che indaga su cosa e come raccontare nel mondo dei movimenti per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, delle reti territoriali, della democrazia partecipativa, dell’associazionismo, del volontariato, della solidarietà internazionale, dell’ecologia, dei migranti, delle donne, dell’economia solidale e del terzo settore.
È promosso da Arcs in collaborazione con l’associazione culturale Persone Comuni – editore del quotidiano web Comune-info – in partenariato con il Forum del Terzo Settore e Aoi nell’ambito del progetto “P come Partecipazione: azioni di capacity building per uno sviluppo sostenibile partecipato” (finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali- DG Terzo Settore)
Il corso si propone di fornire informazioni, conoscenze e approfondimenti sui temi trattati e di contribuire alla formazione di competenze sulla comunicazione sociale.