09Luglio2021 YouthQuake II: Come 40 secondi possono trasformarsi in eternità

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di Anna (Polonia) – volontaria Youthquake II presso Gruca Onlus

Sentendo parlare di catastrofi naturali sui media ho sempre avuto l’impressione che in situazioni così estreme gli aiuti arrivino rapidamente da tutto il mondo, con enormi coinvolgimento della comunità, di numerose persone e Paesi. Di solito l’argomento scompariva entro un paio di giorni, dando l’impressione che la crisi fosse finita. E così è accaduto anche per il  recente terremoto del 2016 nel centro Italia, che ormai è solo un vago ricordo del passato. La cosa più scioccante  è stato vedere le disabitate città fantasma in rovina dopo questa catastrofe naturale che ha avuto luogo già 5 anni fa.

Camminare per le strade abbandonate di Visso e Camerino e sentire le storie di vita della della gente del posto mi ha fatto riflettere e dubitare allo stesso tempo. Da un lato mi sono sentita catturata dall’immensa bellezza di queste città storiche situate in mezzo alle montagne. Ero molto attratta dall’atmosfera antica e misteriosa delle loro strade strette e dall’affascinante architettura. D’altra parte, vedere i muri in rovina sostenuti da fili di metallo, notando i negozi e le case abbandonate, individuando le finestre coperte da uno spesso strato di polvere, portava con sé la dolorosa reminiscenza del tragico passato. Parlando con la gente del posto, non ancora in grado di tornare nelle loro case dopo tutti questi anni mi ha reso ancora più consapevole di quanto il tempo sia relativo e di quanto sia instabile la vita; di quanto 40 secondi possono essere sufficienti per cambiare la tua vita per anni. Anni che dal punto di vista della vita individuale sembrano essere l’eternità.

Il trekking nel parco dei Monti Sibillini è stata un’esperienza unica nella vita che ha unito l’immersione nella sua natura incredibilmente bella con l’esperienza estrema di superare i miei limiti e di andare oltre ciò che sembra possibile. Esplorare questo miracoloso ambiente pieno di fauna e flora diverse, essere in soggezione di fronte alla vastità di fiori colorati e farfalle, notando il movimento del sole, della luna e delle stelle, entrando in sintonia con il ritmo suonato dalla della natura, si è intrecciato con numerose conversazioni stimolanti e scambi interculturali.

Tutto questo era accompagnato dalla sfida costante di escursioni nel caldo estremo dell’estate italiana, portando pesanti zaini, dove ogni singolo passo significava una lotta. Lotta che alla fine abbiamo vinto tutti.

Esperienze come questa ci insegnano tante lezioni indimenticabili. Lezioni di vita, si potrebbe dire. Ci rendono consapevoli del valore della solidarietà, del sostegno fisico e mentale reciproco. Valori che dovremmo condividere come esseri umani, non importa da dove veniamo. Valori che ci spingono a lottare per il bene, insieme.

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