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Adesso c’è un piccolo sentiero di accesso alla fonte Nzingla nel villaggio di Apouh nell’ovest del Camerun.
Serve per i materiali necessari alla costruzione della stazione di pompaggio d’acqua prevista dal progetto ENTER: sabbia, cemento e reti da pollaio. Il pick-up può arrivare fino a un buon punto e poi si prosegue per un centinaio di metri ancora con moto e carriole.
Quando le guide del villaggio ci portarono qui la prima volta non avevano idea di quanto la fonte potesse essere adatta per realizzare uno dei 12 impianti del progetto: persino i bambini non ci venivano spesso a raccogliere l’acqua perchè l’accesso è difficile e piuttosto selvaggio.
Per i lavori si sono attivati gli abitanti del villaggio, gli studenti della scuola per agenti di sviluppo per l’acqua del progetto ENTER e le maestranze locali. La fonte sembra essere di ottima qualità. Si attendono i risultati delle analisi per dimensionare il sistema di potabilizzazione, intanto si procede alla costruzione del serbatoio d’accumulo con una tecnica semplice, economica e … appropriata: il ferrocemento. Grazie all’uso della rete da pollaio si crea un supporto che permette di usare (e quindi di trasportare) meno cemento e di evitare il legno per la cassaforma, ottenendo comunque un’ottima resistenza. Una tecnica che i locali apprendono anche per le loro opere future.
Il comitato del villaggio appositamente creato per seguire i lavori è l’embrione del comitato che poi seguirà la gestione del sistema idrico, occupandosi della manutenzione, degli abbonamenti e dell’eventuale espansione.
L’acqua di questo acquedotto arriverà fino ai villaggi di Apouh-kemdona, Apouh-kemtsop, Atoupouh, Lipo, Tsintsè, Nzingla.
Molti avranno l’acqua in casa e per le strade e nelle scuole ci saranno le fontane pubbliche. Solo da questa fonte 5000 persone avranno accesso ad acqua potabile.
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