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Paesi di intervento
Dopo mesi di incertezze e ricalendarizzazioni dovute alle misure di contrasto alla pandemia, dal 24 novembre al 2 dicembre 2021 si è tenuta la prima missione a Cuba nell’ambito del progetto ARCHEO CUBA – archeologia e sostenibilità ambientale per una cooperazione territoriale di contrasto ai cambiamenti climatici che ha visto la partecipazione del Prof. Alfredo Coppa per il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università “Sapienza” tra i partner italiani del progetto, i rappresentanti dei partner locali Oficina del Historiador de L’Avana e della Oficina del Conservador di Matanzas, con i relativi rappresentanti istituzionali delle due province interessate.
La missione si è tenuta contestualmente alla presentazione del progetto all’interno della XXIII Settimana della Cultura Italiana a Cuba.
Tuttavia questa è stata anche l’occasione per avere un primo confronto diretto con i partner locali sulle varie componenti del progetto, realizzare una prima visita ai luoghi di intervento e discutere una prima bozza di programma di attività per il 2022.
Nello specifico, la giornata del 24 novembre è stata quella dedicata alla presentazione dell’intervento. Nella splendida cornice del Palacio de los Capitanes Generales e alla presenza dell’ambasciatore italiano a Cuba Roberto Vellano e del Presidente nazionale di Arci Daniele Lorenzi, dopo un intervento introduttivo del Coordinatore ARCS a Cuba Federico Mei e di alcuni rappresentanti dei partner cubani, la parola è passata ai responsabili tecnici di OH e OCM. Infine, il Prof. Alfredo Coppa ha presentato una interessante ricerca che consentirebbe la ricostruzione dei flussi migratori delle popolazioni pre-colombiane nei Caraibi attraverso il DNA.
La seconda giornata è stata invece dedicata a una visita al Gabinete di Archeologia della Oficina del Historiador de L’Avana in cui i tecnici locali hanno spiegato il lavoro svolto nei trent’anni di vita del Gabinete e mostrato i diversi spazi di lavoro dove si svolgeranno alcune delle azioni del progetto (analisi, ripulitura e campionatura dei reperti che verranno trovati). Tale visita ha permesso di verificare l’adeguatezza degli spazi di lavoro ai fini delle attività.
Successivamente sono state visionate le diverse strutture museali della capitale (Museo di Archeologia, Museo del Castillo della Real Fuerza, Muralla Del Mar) su cui il progetto ARCHEO CUBA interverrà per rinnovarne il layout, con l’obiettivo di avvicinare la popolazione e i visitatori al mondo dell’archeologia e della storia dell’isola. Questo intervento prevede inoltre l’utilizzo di tecnologie innovative.
La giornata del 26 novembre è stata dedicata alla visita dei luoghi proposti per la realizzazione dell’azione di ricerca in campo nella città de l’Avana (Falde della Fortezza di San Carlos de la Cabaña, Polvorin di San Antonio, Sito aborigeno Guasabacoa 2).
Lunedì la missione si è poi spostata a Matanzas, con la presentazione del progetto alle autorità locali. Questa iniziativa si è tenuta presso la sede della OCM e ha visto tra le altre la presenza istituzionale della Responsabile del settore cooperazione internazionale della Provincia di Matanzas.
Il 30 Novembre sono stati visitati i luoghi di intervento in particolare del centro storico e il sito del Morrillo sulla foce del fiume Canimar.
L’ultimo giorno a Matanzas è stato dedicato al sito aborigeno “La Cañada” nel pueblo di San Luis a 10 km dal centro storico della città. Scoperto nel 2004, non è stato mai oggetto di intervento pur presentando notevoli potenzialità archeologiche.
Infine, il 2 dicembre si è tenuta presso la sede della Direzione di Cooperazione della OH la riunione finale di condivisione dei risultati della missione e sono state poste le basi di un primo piano di azione per il 2022.
Questa iniziativa pone così una prima indispensabile pietra affinché il progetto ArcheoCuba entri nel vivo, anche grazie alla presenza del Prof. Alfredo Coppa e alle preziose competenze messe a disposizione dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università Sapienza.
ARCS, data l’esperienza e il radicamento dovuti alla pluriennale presenza a Cuba, si occuperà in questa fase di coordinare i rapporti con i partner e le istituzioni cubane, permettendo così al progetto di porre le basi per una ottimale esecuzione delle attività a vantaggio dei beneficiari.
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