02Febbraio2022 Tunisia: una nuova fase per il progetto a sostegno dell’agricoltura locale

Condividi

di Alberto Sciortino

Il progetto « SELMA, Soutien à l’Agriculture Locale, à la micro-entreprise et à l’empowerment de femmes et jeunes en Tunisie » è passato ad una nuova fase. Il 31 gennaio sono iniziate ufficialmente le formazioni previste per gli utenti del Centro di Formazione Agricola di Chbedda (regione di Ben Arous) rimesso in funzione e in produzione durante la prima fase del progetto.

Le strutture del centro, comprese le due sale attrezzate con strumenti multimediali, da questo momento non saranno più solo a servizio delle produzioni agroecologiche (agricole e zootecniche) fondamentali per garantire la sostenibilità del centro stesso, ma serviranno anche da sede per i cicli di formazione previsti.

Questi ultimi si rivolgono ai giovani e alle donne della regione, per lo più provenienti dall’ambito rurale, che gestiscono già – magari in modo informale – o intendono avviare attività produttive, di trasformazione e vendita negli ambiti proposti. Tra questi rientrano l’allevamento avicolo e dei conigli, le colture orticole in pieno campo e quelle in serra, la trasformazione dei cereali e la produzione di salse e confetture, ma anche i prodotti del bosco e le piante aromatiche e medicinali con i loro derivati.

La caratteristica dei cicli di formazione previsti dal progetto (che – a gruppi di 15 – 20 persone per volta – hanno come obiettivo quello di raggiungere complessivamente 480 beneficiari) è che sono strutturati secondo un calendario composito che aggiunge alla formazione tecnica specifica, impartita dagli enti pubblici che intervengono sul settore, anche giornate di formazione sull’igiene, la sicurezza e la legislazione dei processi di produzione alimentare. A queste si aggiungono, poi, giornate sulla gestione di impresa e sui principi dell’agroecologia, e sessioni di informazione dedicate alle possibilità di finanziamento delle attività e agli strumenti pubblici di sostegno necessari. Infine, il progetto prevede anche giornate di sensibilizzazione sul ruolo della donna e sull’equa divisione dei compiti nelle famiglie, in maniera tale da facilitare la presenza delle donne nei ruoli sociali ed economici al di fuori della famiglia.

Per raggiungere questi risultati, ogni ciclo di formazione prevede, oltre ai formatori specificamente selezionati dal progetto, anche esperti convolti in base a convenzioni stipulate con vari enti pubblici, quali: l’Office de l’Elevage, le Centre des Industries Agro Alimentaires, l’Institut National de Recherche en Génie Rural, le Centre Technique des Cultures Biologiques. Interverranno, poi, anche i rappresentanti delle istituzioni preposte all’appoggio e accompagnamento alle imprese rurali, quali il Commissariato Regionale all’Agricultura, l’Agenzia di Promozione dell’Investimento Agricolo e la Banque Tunisienne de Solidarité, ente pubblico di microcredito.

La sensibilizzazione sulla questione di genere sarà realizzata dall’organizzazione partner Union Nationale de la Femme Tunisienne, i cui rappresentanti hanno seguito una specifica formazione con l’associazione italiana Le Nove, mentre, per quanto riguarda il corso di agroecologia, la formatrice è stata seguita dai tecnici della ONG partner TAMAT nel quadro del progetto “Before You Go”, gestito in Tunisia sempre da ARCS, e sarà accompagnata nel suo nuovo ruolo dall’agronomo di TAMAT presente in loco.

Al termine delle formazioni, i partecipanti oltre ad aver acquisito tutte le competenze necessarie per redigere il “piano d’affari” della propria piccola impresa, potranno anche rivolgersi agli enti di credito per il finanziamento. Questi ultimi saranno sostenuti congiuntamente da un fondo previsto dal progetto SELMA, il quale verrà attivato a partire dal terzo anno di attività, e da una convenzione in corso di discussione tra il progetto e la stessa Banque de Solidarité, per concedere agevolazioni a tutti coloro che presenteranno i diplomi di formazione rilasciati dal progetto.

Il programma di formazioni previsto, finanziato dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, si intreccia con quello in corso nell’ambito del progetto “Before You Go”, finanziato invece, dal Ministero degli Interni attraverso il Fondo Asilo Migrazioni e Integrazioni. “Before You Go” si rivolge ai giovani che vogliono intraprendere un percorso di migrazione regolare in Italia, fornendo corsi in agroecologia e lingua italiana, tenuti anch’essi presso la struttura di formazione di Chbedda. Inoltre, per i prossimi mesi sono state previste formazioni su nuove specialità, tra cui assistenza familiare, mediazione culturale, edilizia.

Sull’ambito specifico della migrazione è infine previsto per il 10 febbraio a Tataouine il primo “focus groupe” di discussione sulle politiche migratorie, rivolto sia alle istituzioni che alla società civile. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito di “ITHACA, Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region”, un progetto di ricerca internazionale attivato grazie al programma europeo Horizon 2020, a cui ARCS Tunisia partecipa assieme ad università ed enti di ricerca italiani, francesi, greci, olandesi, marocchini e dell’Azerbaijan.

paesi d'intervento

11

Paesi di intervento

progetti

250

Progetti

operatori locali

500

Operatori locali

Iscriviti alla newsletter

Come usiamo i fondi

8%Alla struttura

92%Ai Progetti