21Febbraio2022 Dichiarazione congiunta di SOLIDAR per la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale

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Contrastare il restringimento dello spazio civico: Connettere le lotte

Dichiarazione congiunta di SOLIDAR per la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale

Secondo il CIVICUS Monitor ad oggi solo il 3,4% della popolazione mondiale vive in Paesi dotati di uno spazio civico aperto. Con spazio civico si intende la misura in cui le persone e i gruppi presenti nella società possono esercitare i loro diritti fondamentali, in particolare la libertà di espressione, di riunione e di associazione.

Lo spazio civico si sta riducendo ovunque attraverso una varietà di restrizioni di natura sia legale che extra-legale: arresti e detenzioni illegali, esecuzioni extragiudiziali e omicidi di attivisti, campagne diffamatorie online contro attivisti, sindacalisti e oppositori al governo sono solo alcune delle tattiche utilizzate per ridurre e chiudere lo spazio in cui OSC, sindacati e i DDU possono agire e operare in sicurezza.

Negli ultimi due anni, i membri e i partner di SOLIDAR hanno evidenziato come la pandemia da COVID-19 abbia peggiorato queste allarmanti tendenze nei confronti delle organizzazioni della società civile (OSC), sindacati e i difensori dei diritti umani (DDU), come sottolineato nei SOLIDAR Economic Social Rights Monitors.

Nonostante ciò, in tutto il mondo le OSC e i sindacati stanno reagendo:

Dall’Indonesia – in cui i lavoratori precari nel settore della gig economy e del ride-hailing si sono mobilitati per rivendicare i propri diritti nonostante l’ambiente restrittivo – alla Cambogia, dove i lavoratori hanno continuato a scioperare contro i licenziamenti ingiusti e la repressione delle proteste; dal Sudafrica – in cui ONG come il Casual Workers Advice Office sostengono i lavoratori nella difesa del loro diritto di sciopero – alla Serbia dove il Forum Democratic Dialogue Network lavora per incrementare la partecipazione e la fiducia dei cittadini nella democrazia e nella politica, in un contesto caratterizzato da abusi della legge, controllo dei media, esclusione dell’opposizione dal Parlamento e repressione delle voci considerate critiche.

L’Unione Europea (UE) ha riconosciuto le OSC e i sindacati come attori vitali per il rispetto dei diritti umani, lo stato di diritto, la responsabilità, la democrazia, la pace e la stabilità, e per promuovere una Just Transition che soddisfi l’impegno centrale dell’Agenda 2030 di non lasciare nessuno indietro nel rispetto dei confini globali.

In qualità di partner fidato e di lunga data della società civile, promotore della sua indipendenza, capacità e partecipazione, così come di un ambiente aperto e favorevole alla società civile, l’UE ha gli strumenti politici e finanziari per sostenere queste lotte per contrastare la progressiva riduzione dello spazio civico.

Nella giornata mondiale per la giustizia sociale, la rete SOLIDAR chiede all’UE:

  • Di sostenere una just transition verso un’economia green con il coinvolgimento delle OSC e dei sindacati;
  • Di includere negli accordi di libero scambio un linguaggio più forte e giuridicamente vincolante in relazione ai diritti umani e ai diritti dei lavoratori, e istituire un meccanismo solido di monitoraggio e di accertamento della responsabilità per le violazioni dei diritti;
  • Di evidenziare le principali preoccupazioni in materia di diritti umani e gli obblighi previsti dai trattati internazionali durante i dialoghi con i paesi partner;
  • Di sviluppare la capacità delle OSC, specialmente delle ONG locali, per assicurare che abbiano accesso a formazione e finanziamenti adeguati;
  • Di sviluppare e progettare meccanismi di finanziamento flessibili per fornire supporto alle OSC e ai sindacati indipendenti e rappresentativi, specialmente nei paesi in cui l’accesso ai fondi è limitato dalle autorità pubbliche, e rafforzare un dialogo strutturato e significativo con le organizzazioni della società civile, i sindacati e i difensori dei diritti umani, per ascoltare le proposte formulate da OSC in questi ambiti;
  • Di incoraggiare le delegazioni dell’UE a sostenere in maniera proattiva le OSC, i sindacati e i DDU, esposti a potenziali pericoli, e ad offrire protezione agli attivisti e ai difensori dei diritti umani che sono a rischio di subire violenza da parte dello Stato;
  • Di assicurare un dialogo costante sui diritti umani anche attraverso incontri face to face sicuri in maniera tale da proteggere l’integrità di OSC, sindacati e DDU a rischio. Stabilire canali per le OSC che lavorano sul campo affinché possano dialogare con l’UE per far luce sulle questioni più urgenti relative ai diritti.

 

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