01Aprile2022 “Stop the War – Facciamo la Pace” | Diario di viaggio della carovana della pace: Primo giorno

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di Stefano Kovac

6 del mattino il punto di ritrovo è il parcheggio di un centro commerciale a Gorizia.

Visi tirati qualcuno ha fatto la notte guidando, tutti abbiamo dormito poco. Volti consapevoli di quello che stiamo per fare. Briefing sul viaggio quasi 1200 km oggi. Facce note compagne e compagni di 30 anni e più di militanza.

All’autogrill colazione con un burek, la madeleinette di mille viaggi simili.
Italia, Slovenia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Polonia: 1200 chilometri di pianura che ci separano dalla guerra. Tipo Genova-Reggio Calabria.
Siamo tre compagne/i dell’Arci, una di Libera, due del Movimento Nonviolento
su due mezzi, un furgone ed un camper, belli carichi ma troppo vuoti per il bisogno a cui si deve rispondere.

La carovana nel suo totale è composta da oltre 60 mezzi, ma per portare indietro i rifugiati qualcuno sta affittando un pullman dalla Polonia. E da qui a domenica chissà.

Slovenia, Ungheria, Slovacchia, Polonia confini che non esistono più.

La nostra meta è l’ultimo che resiste la soglia del dolore. Stiamo attraversando un’immensa pianura. Case e architetture famigliari. Sul camper continuiamo a lavorare, riunioni online, contatti da definire, posti per l’accoglienza da trovare, piccoli inconvenienti da risolvere.
Arriveremo alle 10 di sera (speriamo cena veloce e un finto riposo).

Domani alle 4 in coda all’ultima frontiera.

 

Continua la campagna di raccolta fondi “In fuga dall’Ucraina”, promossa da Arci e Arcs.

Per informazioni: https://www.arcsculturesolidali.org/ucraina/ oppure dona tramite bonifico bancario (IBAN: IT12S0501803200000015080807 intestato a ARCS – ARCI Culture Solidali APS. Causale: Emergenza Ucraina).

 

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