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Paesi di intervento
di Giuseppe Cammarata
Nell’ambito del progetto “DROIT. Diritti, Reinserimento sociale, Orientamento professionale e Tutela per giovani adulti, donne e disabili nelle carceri libanesi” co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, martedì 29 marzo si è tenuta la terza tavola rotonda del ciclo di formazione realizzato da ARCS in collaborazione con ARCI Toscana, il Garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana e due organizzazioni libanesi, AJEM e Mouvement Social.
Alla tavola rotonda del 29 marzo, così come a quelle realizzate il 22 e il 24 marzo, hanno partecipato rappresentanti di diverse organizzazioni della società civile, delle agenzie delle Nazioni Unite e delle istituzioni libanesi. Durante gli incontri sono stati trattati diversi argomenti. Particolare attenzione è stata rivolta all’individuazione di misure alternative alla detenzione; al funzionamento dell’ordinamento giudiziario minorile; e alle condizioni di detenzione di donne e madri.
Le discussioni si sono svolte online con la presentazione di casi studio e l’analisi di buone pratiche e sono state moderate dal docente universitario e criminologo Omar Nashabe. L’esperienza toscana, in particolare, è stata presa in considerazione come esperimento positivo per quanto riguarda il ruolo del privato sociale nel percorso di reintegrazione sociale e lavorativa dei/lle detenuti/e ed ex-detenuti/e.
Tra i partecipanti: giudici capi dipartimento presso il Ministero della Giustizia, alti ufficiali capi dipartimento presso il Ministero dell’Interno, rappresentanti degli ordini degli avvocati, consulenti e formatori.
La quarta tavola rotonda si terrà il 31 maggio.
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