16Maggio2022 Io, Cuba e le Case della Cultura

Condividi

di Vincenzo Casanova, Cooperativa San Gennaro di Napoli*

Sono arrivato il 10 febbraio 2022. A l’Habana Vieja molti siti di interesse storico-artistico erano chiusi per interventi di restauro, i vicoli di giorno affollati di vita, di notte ospitavano solo me e qualche temerario turista. Inoltre, l’embargo (“bloqueo”) e l’inflazione hanno determinato non pochi problemi. Per acquistare beni di prima necessità è necessario rimanere in fila per ore fuori dai negozi, con la possibilità che una volta arrivato il proprio turno potrebbe essere terminato ciò che si stava cercando.  Oppure, ci sono negozi in cui si può pagare solo tramite MLC, una moneta digitale, che si ottiene tramite la ricarica in Euro di carte di credito (“tarjetas”). Il problema è che non ci sono abbastanza turisti in giro a causa del COVID-19. 

Insomma, la situazione non è delle migliori, ma certamente tutto questo non basta a piegare la vita dei Cubani. È difficile programmare “il domani”, ma nel frattempo si vive, la sera dove possibile si balla e si fa festa. La vitalità e la voglia di vivere che si respire a Cuba, non mi ha fatto sentire nemmeno un giorno “fuori luogo” o un estraneo alla loro cultura, mi sono sentito a casa anche dall’altra parte del mondo.

A questo popolo non manca la capacità di adattarsi alle situazioni più difficili. Quindi zaino in spalla e anche io, come loro, ogni mattina faccio un’ora di fila per prendere l’autobus che dall’Havana mi porta verso la periferia, nel municipio di Cotorro, distante 22 km dal centro della città in direzione Havana campo.

Qui, ho incontrato le persone che lavorano nella Casa di Cultura che con orgoglio mi hanno accompagnato alla scoperta del territorio mostrandomi i principali siti di interesse storico/culturale  tra cui il Museo Municipal “José Maria Chacon”, la “Galeria de arte Fernando Boada”,  la “ciudad condal” di Santa Maria del Rosario, e l’omonima Chiesa, il complesso termale adiacente e la “Loma de la Cruz”.

Con l’aiuto dei lavoratori della Casa di Cultura ho avuto modo di analizzare nell’arco di un mese le potenzialità e le criticità del territorio. L’obiettivo del mio lavoro è stato quello di sviluppare un possibile “itinerario turistico culturale”. Per farlo, ho incluso nella mia ricerca tutte le osservazioni e i consigli utili per poter agevolare e facilitare l’arrivo dei turisti e permettergli di scoprire le bellezze del municipio del Cotorro.

Nello stesso tempo ho potuto toccare con mano il lavoro di ARCS e la capacità di fare rete con il tessuto Arci, coinvolgendolo attivamente negli interventi di cooperazione. A fine marzo infatti, abbiamo avuto il piacere di incontrare un gruppo di giovani, parte di Arci Solidarietà Lecce che, anche se in visita di piacere a Cuba, non hanno perso l’occasione per “sostenere” il progetto “La Casa de Todos”, attraverso la donazione di magliette e di prodotti per la prevenzione del Covid-19.

Dopo due mesi dal mio arrivo all’Havana, ho presentato i risultati del mio studio in una sessione realizzata presso il teatro della Casa di Cultura del Cotorro alla presenza delle autorità locali e di altri attori del territorio interessati all’argomento. Devo dire che il lavoro è stato molto apprezzato per due motivi principali: la volontà di sfruttare maggiormente le attrazioni storico/culturali e ambientali, per incrementare il turismo; e, la necessità da parte delle istituzioni e dagli attori non statali di venire formati, per poter progettare e gestire questo tipo di azioni.

La mia speranza è che il lavoro fatto possa tornare utile. Mi auguro di poter tornare in un futuro a Cuba, in qualità di turista e ritrovare Cotorro tra le principali mete del turismo culturale de l’Havana.

 

 

*Vincenzo è un socio della Cooperativa sociale “San Gennaro” che gestisce l’omonima Catacomba che si trova nel quartiere Sanità di Napoli e il suo impegno di volontariato a Cuba si è concentrato sullo studio del territorio per la ricerca di proposte di turismo, per favorire lo sviluppo socio-culturale del municipio, azione collegata al lavoro portato avanti con il progetto “La Casa de Todos”

paesi d'intervento

11

Paesi di intervento

progetti

250

Progetti

operatori locali

500

Operatori locali

Iscriviti alla newsletter

Come usiamo i fondi

8%Alla struttura

92%Ai Progetti