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Paesi di intervento
di Alessandra Oodrah
ARCS è da oltre quattro anni al fianco delle donne in Giordania, con progetti volti a favorire l’emancipazione economica e a rafforzare la partecipazione femminile nel settore privato. Spesso le donne sono scoraggiate nell’intraprendere percorsi di inserimento lavorativo a causa di stereotipi sociali, obblighi familiari e scarso accesso ai servizi educativi e formali. In aggiunta a quanto detto, la crisi siriana e la pandemia da COVID-19 hanno esacerbato la situazione, determinando la continua esclusione delle donne dai ruoli di leadership.
Dopo il successo del progetto “POWER”, ARCS continua le proprie attività di sostegno alle donne in condizioni di vulnerabilità nei Governatorati di Maan e Karak, nel sud della Giordania. Attraverso il progetto “Start Women UP” finanziato dalla Fondazione San Zeno, quest’anno ARCS si impegna a sostenere 100 donne, sia rifugiate siriane che non. L’obiettivo è quello di facilitarle nell’avviare o potenziare le proprie attività di microimpresa.
Il progetto prevede la partecipazione ad un ciclo di formazioni, volte a migliorare le loro capacità manageriali e tecniche nel settore agroalimentare e artigianale. A seguito di questi training, le donne avranno la possibilità di accedere a fondi rotativi istituiti ad hoc ed ottenere un prestito per avviare la propria attività. Durante questo percorso, verrà favorita l’interazione tra la comunità rifugiata e quella ospitante; e le donne siriane potranno beneficiare di un servizio di consulenza, per ottenere un regolare permesso di lavoro.
ARCS è da sempre impegnata nella lotta per favorire l’empowerment di genere e per l’affermazione e la tutela delle pari opportunità.
Fino ad oggi, oltre mille donne tra Giordania, Egitto e Libano hanno trovato un occupazione grazie ai nostri progetti, sono riuscite ad affermarsi e ad acquisire maggiore fiducia in loro stesse.
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