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Paesi di intervento
di Nura Alawia e Micol Simonato
In un torrido mercoledì di fine luglio un gruppo di giovani siriani/e e libanesi si è recato in visita a Jbeil, cittadina marittima a nord di Beirut, nell’ambito nel progetto “Youth led social cohesion”, finanziato dall’European Regional Development and Protection Programme (RDPP), implementato nel governatorato di Baalbek-Hermel.
La visita a Jbeil voleva essere un momento di rottura delle barriere e dei pregiudizi sociali tra giovani siriani/e e libanesi. Il tour è partito dalla biblioteca comunale per poi procedere alla visita del porto e a quella del castello fenicio. La condivisione del pasto ha coronato cosi una giornata di incontri, chiacchiere e sorrisi fra giovanissimi che hanno messo da parte le fratture interne.
Baalbeck-Hermel a causa delle profonde divisioni sociali, lungo linee settarie e confessionali, è diventata negli anni una zona ad alto rischio di illegalità, povertà e analfabetismo. In una regione già di per sé particolarmente fragile e nel più ampio contesto di vulnerabilità politica, sociale ed economica del paese, i rifugiati e le rifugiate siriani/e sono discriminati e colpevolizzati per aver destabilizzato ulteriormente il paese. Nell’area di Baalbek-Hermel la comunità siriana conta circa 420,000 persone su un totale di 926,915, tra popolazione libanese e rifugiata.
Qui, la vita si svolge in villaggi e città segregate in base all’appartenenza religiosa, e questo rende ancora più complessi i tentativi di coesistenza. Infatti, l’interazione sociale fra i due popoli è per lo più inesistente.
In questo quadro si inserisce il progetto di ARCS che coinvolge giovani, autorità e attori locali di quattro aree geografiche del governatorato, colpite da conflitti tribali.
L’intervento di ARCS e il partner LOST mira a formare “giovani attori del cambiamento sociale”, per motivare e mobilitare le loro comunità promuovendo il dialogo intercomunitario; un secondo obiettivo, è, poi, quello di promuovere un miglioramento delle capacita degli attori locali e istituzionali nel rispondere alle sfide poste dalle comunità. I giovani saranno impegnati, in collaborazione con autorità locali e stakeholders, nell’organizzazione di eventi comunitari e attività ricreative volti a costruire ponti e legami.
“Youth led social cohesion” è coinvolgimento e partecipazione attiva di giovani libanesi e siriani/e nella riduzione di tensioni sociali e promozione di coesione sociale.
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