30Settembre2022 Carceri libanesi: alcuni passi avanti

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di Raffaella Biondo

Ospiti sul canale libanese VLD News due esponenti della società libanese impegnati sui temi delle carceri e dei diritti dei detenuti in Libano e entrambi membri della Task Force per il Monitoraggio delle Condizioni dei Detenuti in Libano creata e sostenuta da ARCS all’interno del progetto DROIT.

Omar Nashabe, criminologo e coordinatore della Task Force e padre Marwan Ghanem, presidente dell’associazione Nussroto e membro della Prisons Fellowship International, hanno parlato dei successi raggiunti dalla Task Force grazie all’instancabile lavoro di advocacy portato avanti negli ultimi mesi.

La necessità di chiudere la prigione di Adliye che si trova sotto il ponte vicino al Palazzo di Giustizia di Beirut, in conformità con i requisiti delle leggi libanesi e degli standard internazionali e nell’interesse della salute e della sicurezza dei detenuti e delle guardie, è stata all’ordine del giorno di ogni riunione del gruppo negli ultimi 4 mesi. Abbiamo spiegato la questione da un punto di vista legale e abbiamo fornito al Ministero degli Interni e alle Forze di Sicurezza Interna (ISF) libanesi una prospettiva scientifica sui pericoli che questa struttura comporta per i detenuti e per il personale che vi lavora. Due settimane fa siamo stati informati che la prigione di Adliye è stata finalmente chiusa!

Durante l’ultima riunione della Commissione Parlamentare per i Diritti Umani nelle Carceri, il Ministro degli Interni ha finalmente accolto la nostra raccomandazione di invitare gli studenti dell’ultimo anno e le facoltà di medicina delle università del Paese a fornire assistenza medica all’interno delle carceri, dove c’è al momento una gravissima mancanza di servizi sanitari e medici, oltre a carenza d’acqua e di forniture irregolari di pasti per i detenuti. Siamo in coordinamento con i funzionari del ministero e con i presidi delle facoltà di medicina per avviare al più presto questa attività.

Siamo orgogliosi del lavoro della Task Force che continua a riunirsi regolarmente con grande successo e che ha dimostrato di essere un importante strumento di advocacy, ponte verso le istituzioni e meccanismo coordinamento di tutte le ONG libanesi e internazionali attive all’interno delle carceri e per i diritti dei detenuti

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