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Paesi di intervento
di Marco Boriglione, volontario di Servizio Civile Universale a Cuba
Lo scorso 13 Ottobre si è realizzato il primo workshop in vista della progettazione della nuova strategia ambientale per la conservazione e lo sviluppo dell’area urbana de La Havana. L’appuntamento rientra nel quadro delle azioni del progetto ARCHEO-CUBA, tra i cui obiettivi c’è anche quello di rendere più possibile inclusiva e partecipata la costruzione di un piano d’azione che sia in grado di valorizzare tutti gli elementi del patrimonio cittadino secondo principi di sostenbilità ambientale.
All’incontro erano presenti il sindaco de La Havana Vieja, diversi rappresentanti delle istituzioni e delle imprenditorie cittadine, la delegazione territoriale del Ministero dell’Ambiente, l’Università dell’Avana, il Gruppo di Lavoro statale “Bahia de La Havana”, alcune esperienze sociali virtuose di spazi rigenerati presenti dentro il perimetro de La Havana Vecchia e naturalmente L’Oficina del Historiador.
Dopo la presentazione della strategia pensata per il ciclo 2021-2025 e l’illustrazione delle attività pregresse della progettazione urbana, tenute rispettivamente dalla specialista della delegazione del Ministero e dell’Ambiente e dal vicedirettore del Piano Regolatore, si è aperta la discussione tra tutti i partecipanti.
Gli interventi sono stati numerosi e ricchi di contenuti. Tra i concetti espressi da più voci è stata rimarcata la necessità di concentrarsi sulla costruzione di pratiche di educazione ambientale per costruire una maggiore sensibilità ecologica e comunitaria nei cittadini, così come l’importanza di sviluppare nuove infrastrutture adeguate.
Inoltre è emersa forte la considerazione di avere maggiori spazi di confronto tra tutte le realtà presenti per favorire un lavoro sinergico e collaborativo tra istituzioni, cittadinanza, e forme di gestione non statale.
Il tutto nell’ottica di voler superare il concetto di unicità della presenza antropica in città, per evolvere a coesistere con la biodiversità, includendo anche nuovi temi come la contaminazione sonora, la mobilità dei trasporti, la salute delle specie animali presenti.
Si è dunque trattato di un primo passo di questo cammino collettivo che ha come bussola la costruzione partecipata di nuove politiche pubbliche territoriali in grado di conservare tutte le singolarità di un patrimonio urbano ricchissimo di storia, natura e cultura. Politiche che siano in grado di ascoltare le voci di questo territorio e di chi lo vive.
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