17Gennaio2023 Al via il progetto JODHOUR-Sostegno all’impiego e all’imprenditoria nella filiera dell’agricoltura e agroalimentare, dell’artigianato locale, del turismo e patrimonio culturale nei governatorati di Mafraq, Ma’ an e Aqaba.

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di Francesca Donà, volontaria di Servizio Civile Universale in Giordania

Procedono le attività del progetto JODHOUR, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con sede ad Amman (AICS Amman). Il progetto JODHOUR si pone in linea con alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, tra cui l’obiettivo 8 “Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti”, l’obiettivo 10 “Ridurre le disuguaglianze” e l’obiettivo 11 “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.

Il progetto è realizzato in partenariato con AVSI, organizzazione no-profit italiana che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in molteplici paesi del mondo. AVSI e ARCS collaborano, a loro volta, con due partner locali: la King Hussein Foundation, un’organizzazione no-profit giordana specializzata in formazione professionale a sostegno della micro e piccola imprenditoria, soprattutto giovanile e femminile, con cui ARCS ha già lavorato su altri progetti, e MIRRA (Methods for Irrigation and Agriculture), un’organizzazione non governativa giordana che sostiene lo sviluppo del settore agricolo in Giordania e nei paesi limitrofi attraverso formazione in tecniche di agricoltura e irrigazione innovative.

Infatti, il progetto JODHOUR ha l’obiettivo di contribuire alla creazione di un mercato del lavoro più accessibile e inclusivo per rifugiati e cittadini giordani in condizione di vulnerabilità. A questo scopo, sono previste attività di Cash for Work (cioè, erogazione di sostegno economico in cambio di lavoro), formazioni professionali, accesso al microcredito e a fondi rotativi di comunità gestiti da organizzazioni locali (CBOs) per le piccole imprese e per le start-up e le imprese domestiche attive nelle filiere dell’agricoltura e agroalimentare, artigianato locale, turismo e patrimonio culturale.

In un primo momento, la realizzazione del progetto è stata influenzata negativamente dalle farraginose procedure amministrative necessarie per la registrazione del progetto presso la piattaforma JORISS, gestita dal Ministero per la Pianificazione della Cooperazione Internazionale giordano, e per la registrazione delle organizzazioni della società civile (CBOs) come partner di progetto.

Nella fase iniziale, durante l’attesa della registrazione del progetto, il team di ARCS e KHF si è occupato di stilare i contratti di partenariato da firmare con le CBOs e con i proprietari di piccole imprese, start-up e imprese domestiche per regolare l’accesso al microcredito. In aggiunta a questo, sono stati elaborati i formati per ricevere le candidature delle piccole imprese, start-up e imprese domestiche a prendere parte al progetto. Dopodiché, tali strumenti sono stati sottoposti al partner, AVSI, per la revisione, e al donor, AICS Amman, per l’approvazione finale. Oltre a ciò, tutti gli strumenti di monitoraggio per la raccolta di dati sul raggiungimento degli obiettivi del progetto e sull’impatto di esso sui beneficiari sono stati creati e discussi tra tutti i partner.

Sotto la supervisione di ARCS, una società di consulenza nell’ambito della ricerca sociale – la Sustainable Research and Development, SRD – ha in seguito realizzato una rilevante mappatura dei bisogni socioeconomici, delle risorse reali e potenziali e degli stakeholders dei territori di riferimento.

La ricerca era finalizzata alla individuazione delle attività commerciali esistenti, delle potenzialità e delle lacune nelle filiere di interesse del progetto. Inoltre, era volta alla identificazione di tutti gli stakeholders (CBO, associazioni di categoria, organizzazioni della società civile, cooperative, autorità locali, università, altri gruppi formali e informali) già attivi nella fornitura di servizi alle imprese locali, al fine di rafforzare il loro ruolo nello sviluppo e facilitare l’accesso al mercato delle piccole imprese locali.

Successivamente, attraverso attività di outreach, un team composto da membri di ARCS, AVSI e KHF ha incontrato molteplici CBOs attive nelle aree di intervento per sondare il loro potenziale e il loro interesse a essere incluse nel progetto. In particolare, attraverso un processo di selezione basato su criteri quali capacità amministrative e finanziarie, la visione, la missione e gli obiettivi della CBO, le relazioni con la comunità locale e le autorità locali e la disponibilità di dati e conoscenze sui bisogni e sull’ambiente economico locale, il team ha selezionato 6 CBOs con cui lavorare. Oltre a ciò, nel mese di dicembre, sono state condotte visite nelle aree di intervento di JODHOUR per presentare il progetto alle comunità locali e raccogliere le domande di partecipazione da parte dei proprietari delle piccole imprese, start-up e imprese domestiche. Nei prossimi mesi, le domande di partecipazione verranno visionate dal team di progetto per effettuare una prima scrematura, seguita da visite presso le piccole imprese per verificare l’idoneità a partecipare nel progetto.

Inoltre, ARCS ha firmato un contratto di collaborazione con una organizzazione locale che si occuperà della formazione delle piccole imprese e start-up prevista per il mese di febbraio 2023, mentre la formazione alle CBOs sarà erogata dal partner KHF e inizierà nella seconda metà di gennaio 2023.

Parallelamente a ciò, sono iniziate le attività di Cash For Work, sotto la supervisione dello staff di AVSI. Tali attività hanno luogo nei tre governatorati interessati dal progetto. A Mafraq (Rihab), 14 partecipanti sono impegnati nella creazione di una via turistica e nella ristrutturazione di una residenza ottomana; a Ma’an (Wadi Mousa), 17 partecipanti sono impegnati nella ristrutturazione di un mulino ad acqua; ad Aqaba (Qwueirah), 15 partecipanti sono impiegati nella installazione di una serra smart-climate e in attività agricole che tengono conto del contesto locale e dei cambiamenti climatici. Queste attività, oltre a fornire ai partecipanti al progetto un’entrata economica, li dotano di competenze professionali spendibili anche al di là del progetto JODHOUR.

Finalmente ottenuta l’approvazione da parte dei ministeri competenti, grazie all’impegno del team di ARCS e dei partner, tutte le attività del progetto possono essere implementate: a presto per nuovi aggiornamenti e sviluppi!

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