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Paesi di intervento
di Francesca Donà, volontaria di Servizio Civile Universale in Giordania
Il progetto Jodhour, finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), continua a ritmo spedito. Tra la fine di Gennaio e la prima metà di Febbraio, il team del progetto Jodhour, composto da membri di ARCS, AVSI e KHF, ha valutato le domande di partecipazione inviate da proprietari di piccole imprese e imprese domestiche già esistenti nei tre governatorati di Ma’an, Mafraq e Aqaba per effettuare una prima scrematura dei progetti.
Le domande di partecipazione sono state raccolte dalle sei organizzazioni della società civile (CBOs) coinvolte nel progetto, durante degli incontri organizzati con i proprietari delle piccole imprese, dove sono stati spiegati i requisiti per partecipare. Le domande di partecipazione contenevano informazioni volte a valutare sia il livello di vulnerabilità della famiglia del proprietario dell’impresa (numero di componenti, reddito pro-capite, numero di disabili, fonte di reddito), sia le caratteristiche della piccola impresa (settore, luogo di implementazione, residenza di proprietà oppure in affitto, locale secondario di proprietà o in affitto, durata del progetto, capitale iniziale, fonte di finanziamento iniziale, entrate mensili, spese mensili, numero di impiegati, presenza o meno della licenza, valore dell’attrezzatura posseduta, ammontare dell’affitto dei locali di implementazione del progetto, presenza di prestiti legati al progetto e numero di rate dovute).
Dopo una iniziale scrematura, basata sulle informazioni raccolte nelle domande di partecipazione, il team di progetto si è recato a visitare le attività preselezionate nei governatorati di Mafraq e Aqaba per verificare le condizioni di partenza e i bisogni delle imprese. Tra le piccole imprese visitate fino ad ora rientrano delle serre per la coltivazione di piante ornamentali e aromatiche, delle sartorie per la produzione di vestiti tradizionali, delle cucine per la produzione di prodotti caseari, delle piccole strutture ricettive e dei progetti di lavorazione del legno.
La visita delle attività a Ma’an era prevista per il 7 febbraio, ma è stata rimandata alla settimana seguente a causa delle avverse condizioni climatiche. Infatti, una tempesta di neve accompagnata da forti venti ha colpito la Giordania e le autorità locali hanno consigliato di esercitare prudenza negli spostamenti all’interno del Paese. Per non porre in una condizione di rischio il team del progetto, si è unanimemente deciso di rimandare la visita sul campo.
Una volta concluse le visite sul campo, il team di progetto si riunirà per selezionare, attraverso criteri già definiti, le imprese che saranno beneficiarie del progetto. In particolare, i criteri sono: settore dell’impresa (coerente con i settori di intervento di Jodhour, ovvero agricoltura e agroalimentare, dell’artigianato locale, del turismo e patrimonio culturale), presenza o meno della licenza, anni di attività dell’azienda, totale delle entrate, genere del capofamiglia, principale fonte di reddito della famiglia, sede operativa (all’interno dell’abitazione di proprietà o in affitto, oppure in un locale separato di proprietà o in affitto), potenziale di crescita del reddito aziendale, periodo di operatività dell’azienda (stagionale o annuale), reddito della famiglia, e potenziale di scalabilità dell’azienda. Le attività selezionate beneficeranno di corsi di formazione in sviluppo e gestione del business, contabilità, rendicontazione finanziaria, procedure di procurement (ovvero, di approvvigionamento di beni e servizi) e supply chain. In aggiunta all’erogazione di sostegno economico attraverso i loans e i grants (cioè, prestiti e sovvenzioni) previsti dal progetto che dovranno essere utilizzati per acquistare macchinari utili all’azienda.
Per quanto riguarda le start-up, insieme alla organizzazione Horizon, che è stata selezionata per erogare le formazioni per le imprese ancora da avviare, è stata pubblicata e diffusa la domanda di partecipazione al progetto, che si può compilare fino al 12 Febbraio. I requisiti per la partecipazione al progetto sono: essere un rifugiato siriano registrato presso l’UNHCR, essere alfabetizzato, avere un’età compresa tra i 21 e 60 anni, risiedere nelle aree interessate dal progetto da almeno 2 anni, avere un’idea di impresa da realizzarsi nelle aree interessate dal progetto, essere motivati a prendere parte a tutte le attività previste dal progetto.
L’invito a partecipare alle attività progettuali è stato diffuso sia attraverso le CBOs, sia attraverso le municipalità interessate. Molteplici domande sono già pervenute, accompagnate da brevi video dove i partecipanti presentano la loro idea di progetto. Nelle prossime settimane, il team di progetto si riunirà per valutare le domande e selezionare le idee di progetto più promettenti.
Per quanto riguarda la formazione delle CBOs erogata dal partner KHF, questa settimana è iniziata nel governatorato di Mafraq, a seguire avrà luogo negli altri governatorati.
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