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È trascorso un anno dall’invasione russa in Ucraina. Un anno di violenza, e devastazione. ARCS da subito si è attivata per il sostegno alle vittime della popolazione civile. A marzo 2022 abbiamo organizzato una missione in Polonia, lanciando la campagna “In Fuga dall’Ucraina” per il sostegno alle organizzazioni polacche impegnate nella distribuzione di aiuti per i profughi ai confini e nella prima accoglienza e assistenza soprattutto alle donne e ai minori. Con i fondi raccolti da privati e il sostegno della Campagna “Un aiuto subito” promossa dal Corriere della Sera e dal TG La7 e e in seguito il sostegno di UBI (Unione Buddista Italiana), abbiamo realizzato un progetto promosso insieme alla Fondazione di donne polacche Strajk Kobiet, ancora attivo, per due help line di supporto psicologico alle donne ucraine vittime di violenza. Fino ad oggi, oltre 60 donne hanno usufruito di questo servizio.
Agli inizi di aprile scorso abbiamo partecipato alle carovane della pace della rete “Stop the War Now“, portando aiuti e in seguito acquistando due dissalatori per la città di Mikolayv, in accordo con la municipalità, anche grazie al cofinanziamento della Fondazione Con il Sud. L’installazione dei dissalatori ha garantito circa 20mila litri di acqua potabile al giorno alla popolazione locale, aiutando in modo concreto i civili di Mikolayv. Con la Carovana di StoptheWar abbiamo portato in Italia da Leopoli, in collaborazione con la Conunità Papa Giovanni XXIII, AOI, Arci Solidarietà, Fondazione RUT insieme alle organizzazioni aderenti, circa 50 persone (donne, minori, anziani, molti disabili), garantendo per loro i servizi di prima accoglienza per molti mesi a Roma per un totale di 200 persone. Adesso stiamo continuando a sostenere la loro formazione per l’inclusione lavorativa, educativa e sociale nella città e nella provincia in un progetto di partenariato con Fondazione Pangea, la cooperativa sociale Speha Fresia e Arci Solidarietà, che ne è capofila, finanziato dalla Regione Lazio.
All’interno di questo intervento, nelle regioni di Ivano-Frankvisk e Chernivtski, ci occupiamo di garantire la copertura delle spese mediche per 200 donne, 400 bambini e 200 anziani che necessitano di
accesso ai servizi per la salute e supportiamo gli spazi che ospitano donne vittime o a rischio di violenza, garantendo loro supporto psicologico e informazioni preventive.
Continua l’impegno di ARCS per l’emergenza in Ucraina con altra progettazione e raccolta di fondi. L’attenzione va tenuta alta, proviamo a dare il nostro contributo.
Il prezzo più alto di questo conflitto come sempre lo sta pagando la popolazione civile. Il rischio di una escalation militare a livello di guerra mondiale e nucleare è sempre più alto. Si investe nelle armi e non c’è uno sforzo autorevole per il dialogo. La guerra va fermata adesso con un’iniziativa concordata di diplomazia internazionale. Questo riaffermeremo, portando sostegno e aiuti ai civili ad un anno dall’invasione russa in Ucraina, con la partecipazione alla Carovana organizzata da StoptheWar per raggiungere Odessa, Mykolaiv e, se possibile, Cherson dal 28 marzo al 3 aprile.
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