di Laura Coppi, volontaria di Servizio Civile Universale a Cuba

In seguito all’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, Cuba, è stata travolta da un’ondata di “digitalizzazione”. L’accesso a Internet per la popolazione cubana, è possibile dai propri smartphone, scegliendo tra quattro differenti pacchetti: da 600 Mb a 4 Gb con la compagnia telefonica statale Etecsa.

La curiosità delle chat, piuttosto che la mania per i selfie, hanno conquistato la popolazione cubana. Molto spesso uno stesso cellulare viene condiviso con tutti i membri delle numerose famiglie (composte non solo da genitori, nonni e figli ma molto spesso anche da zii e cugini) essendo comunque un bene molto costoso e difficile da reperire. Questo pone la questione della sicurezza informatica: i dati di accesso sono spesso molto semplici o addirittura noti a molte persone.

La capacità di utilizzo dei nuovi media, dà la possibilità di partecipare in modo attivo ad una società sempre più digitalizzata, per questa ragione le Case della Cultura, grazie agli interventi del progetto La Casa de Todos stanno seguendo un percorso di alfabetizzazione digitale. Attraverso la fornitura di tecnologie come computer e linee telefoniche, la condivisione le competenze e la realizzazione di corsi di formazione specifica.

Ogni giorno, i comunicatori delle Case della Cultura si confrontano con ARCS, su diverse difficoltà: dal conoscere le dinamiche e la struttura dei diversi social network, alla padronanza del pacchetto office e l’utilizzo della fotocamera.