10Marzo2023 Pausa caffè

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di Matteo Labadini, volontario di Servizio Civile Universale in Tunisia

“SAHA SAHA!”; espressione che letteralmente potrebbe essere tradotta con “alla tua Salute” fa da contorno e da colonna sonora alle tavole di rinfresco delle cosiddette “pause cafè” o dei vari eventi del caso. Penso sia un modo di dire molto duttile, utilizzabile in diversi contesti e per diverse circostanze ma questa, tra tutte, è quella che più ho fatto mia, di cui me ne sono felicemente appropriato e che, in modo spesso goffo ma cosciente e felice, continuo a dire a chi mi sta attorno.

Al centro Chbedda, polo di riferimento di numerose attività del progetto SELMA, dove – tra le altre cose – si svolgono diverse formazioni professionalizzanti per donne e giovani tunisini nell’ambito dell’agroecologia e della microimpresa sociale, la “pause cafè” è per tutti un momento di ristoro, di convivialità e di gioia. Qui, entrano in scena alcune donne appartenenti ai GDA “Groupements de Développement Agricole” della regione di Ben Arous, anch’esse rientranti nella rete di progetto, nella veste – in questo caso – di cuoche e artigiane del cibo, che fieramente si incaricano di prestare questo servizio in occasione delle giornate di formazione.

Tavole e scrivanie si trasformano in veri e propri banchetti ricchi di cibi e bevande locali, che mettono tutti d’accordo, che fermano il tempo e riuniscono attorno a un tavolo chiunque sia presente in loco, facendo dimenticare a tutte e tutti, almeno per un attimo, le varie faccende giornaliere e facendo si che il cibo, linguaggio universale, diventi il ponte comunicativo tra diverse generazioni, tra persone di diverse nazionalità e linguaggi e donando il pretesto e l’occasione – a chi quei sapori li maneggia e li conosce sin da bambino – di mostrarsi orgoglioso e ospitale verso chi quei sapori li sta iniziando ad amare.

Le inizio a conoscere, assaggio e mi mostro curioso alla fattura delle loro pietanze, me ne descrivono l’origine, mi raccontano le loro storie. Il tutto, rigorosamente, contornato da un coro dei presenti: “saha! Saha!”.

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