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A sei mesi dall’inizio delle attività sul campo nell’ambito del progetto Lotta alla fame nel mondo da realizzarsi in Camerun. Progetto di accompagnamento delle dinamiche della produzione agro-pastorale nella regione del Centro del Camerun (PADYPAC); raccontiamo con il supporto di Stanislas Bineli, segretario generale dell’organizzazione partner locale di ARCS, Alternatives Durables pour le Développement – ADD, un resoconto dei passi fatti finora e le prospettive per i prossimi mesi. PADYPAC è un’iniziativa di ARCS Arci Culture Solidali in collaborazione con il partner locale ADD (Alternatives Durables pour le Développement) e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la quota Irpef dell’8×1000. Il progetto si realizza nella regione del Centro del Camerun, nelle tre località di Mbalmayo, Bikok e Obala.
Nonostante le colture alimentari rappresentino il modello produttivo dominante della regione centrale del Camerun, per i giovani l’accesso ai beni come la terra ed altri fattori produttivi, alla formazione, ai mercati e ai finanziamenti statali è limitato. Così per quanto oltre il 60% della popolazione camerunese viva in aree rurali, si è registrato negli anni un allontanamento dalle attività agropastorali da parte della popolazione più giovane con effetti negativi su opportunità lavorative e condizioni di vita. Per questo motivo, PADYPAC mira ad aumentare la produzione agricola e la produttività, offrendo agli agricoltori, soprattutto ai giovani, l’accesso ai mezzi per aumentare il loro reddito, migliorare la loro sicurezza alimentare attraverso imprese agricole redditizie integrate nelle catene del valore locali, e offrendo opportunità di occupazione e miglioramento dei redditi nelle aree rurali.
Nell’arco di 12 mesi PADYPAC si prefigge di migliorare le condizioni di vita dei giovani (uomini e donne) in ambito rurale, impegnati/e nell’imprenditoria agro-pastorale. Agevolando l’accesso dei giovani alle Organisations Paysannes (Organizzazioni Pastorali), i beneficiari potranno ottenere una migliore conoscenza tecnica e imprenditoriale relativamente a quattro filiere promettenti: allevamento di pollame da carne, coltivazione di manioca, mais e platano. Inoltre, beneficeranno dell’accesso necessario alla terra e alle sementi di qualità che produrranno loro stessi dopo avere acquisito know-how e nuove competenze. Con le attività sul campo, iniziate a Marzo 2023, si sono recentemente concluse le prime due fasi di progetto, attraverso: una campagna di informazione e sensibilizzazione dei giovani e di tutti gli stakeholders nel settore dell’imprenditoria agro-pastorale e della sicurezza alimentate, la selezione dei giovani imprenditori (o potenziali tali) in ambito agro-pastorale ai fini dell’inclusione nel programma di supporto tecnico e materiale offerto dal progetto, l’organizzazione delle riunioni di lancio ufficiale del progetto e la realizzazione delle sessioni di formazione tecnica sulla produzione agricola e avicola ad opera degli esperti identificati da ADD.
Stanislas ci racconta di una risposta molto positiva da parte della popolazione giovane. Durante le sessioni di formazione in particolare, suddivise per filiera produttiva, è stato possibile confermare le necessità evidenziate a inizio progetto rispetto all’accesso ai mezzi produttivi. Per il 43% dei giovani e delle giovani coltivatori e coltivatrici di manioca l’accesso alle sementi è l’esigenza prioritaria d’affrontare, rispetto alla coltura del platano sono il 48% di coltivatori e coltivatrici che evidenziano la necessità di bulbi di platano ma anche di prodotti fitosanitari; per gli allevatori e le allevatrici di pollame la priorità sono l’accesso ai pulcini (50%) ed al mangime (47,2%).
Vista la necessità di un investimento importante in quelle che sono le materie prime, Stanislas sottolinea come la forza di PADYPAC stia proprio nella creazione di una forte rete a livello locale con le organizzazioni, pubbliche e private, che operano nel progetto. Oltre alla relazione instaurata con le OP (Organizzazioni Pastorali) che svolgeranno un ruolo chiave nelle due fasi successive del progetto, la componente di networking a livello locale è già visibile nel coinvolgimento e nella partecipazione delle Organizzazioni della Società Civile locali incentrate su progetti per i giovani.
“Mbalmayo, dove più della metà della popolazione è composta da giovani, è un eccellente esempio di questa capacità di collaborazione. Qui, infatti il progetto collabora con il CAPAM che offre formazioni e accesso alle sementi per i giovani, con l’ONG SOS Villages d’Enfants, con il programma PCP-ACEFA del Ministro dell’Allevamento e con la delegazione dipartimentale del Ministero dell’agricoltura e lo sviluppo rurale. L’amministrazione comunale è coinvolta attraverso il vicesindaco; che oltre ad avere partecipato al workshop per il lancio del progetto e ha messo a disposizione alcuni spazi del comune.”
Il progetto PADYPAC si pone dunque come un catalizzatore di sinergie e di servizi tra i diversi attori di sviluppo identificati delle aree di intervento. Facilitare l’accesso ad altri programmi (pubblici o privati) di credito, supporto o accompagnamento micro-imprenditoriale è uno degli obiettivi perseguiti dalle formazioni in gestione d’impresa realizzate da ARCS, cui prenderanno parte i giovani beneficiari nei prossimi mesi. L’idea è quella di condividere con i giovani agricoltori e allevatori le nozioni di base della gestione amministrativo-contabile, dello sviluppo di un’impresa e della commercializzazione dei prodotti al fine di creare attività generatrici di reddito sostenibili ed una produzione di qualità a costi accessibili anche dopo la conclusione dell’iniziativa.
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