Si è conclusa oggi con un laboratorio dedicato all’autoproduzione di piante medicinali la missione a Cuba del professor Giovanni Salerno, esperto botanico dell’Università La Sapienza di Roma. L’incontro, ospitato nel suggestivo Convento di Belén, ha coinvolto 120 tra anziani e anziane, beneficiari diretti del progetto. L’iniziativa ha offerto ai partecipanti l’opportunità di apprendere preziose nozioni sulle proprietà delle piante medicinali, nonché tecniche semplici e rapide per coltivare orti anche in spazi limitati, come balconi e terrazzi.

Il laboratorio è stato un momento di grande interazione, con i partecipanti che hanno mostrato vivo interesse, ponendo domande, condividendo esperienze e approfondendo curiosità legate al mondo della botanica. Un incontro ricco di scambio e apprendimento, che ha dimostrato come anche in contesti urbani con spazi ristretti sia possibile sviluppare una coltivazione utile per il benessere quotidiano.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Sostegno urgente per la sostenibilità del programma di sicurezza alimentare-nutrizionale per la popolazione anziana dell’Avana Vecchia”, un intervento finanziato dall’8×1000 a gestione statale, che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani attraverso l’autosufficienza alimentare. Un progetto che sta riscuotendo grande successo e che, attraverso la collaborazione tra esperti e comunità locali, sta promuovendo soluzioni sostenibili per la sicurezza alimentare.

Un’esperienza di grande valore, non solo per le competenze trasferite, ma anche per la possibilità di rafforzare il legame tra le generazioni e promuovere un approccio ecologico e solidale alla vita quotidiana.

Concludendo la giornata, tutti i presenti hanno espresso grande soddisfazione per l’opportunità di arricchire le proprie conoscenze e di sperimentare pratiche che potranno rendere le loro case più verdi e autosufficienti. Un successo che segna una tappa importante in un progetto che continua a crescere e a portare benefici concreti alla comunità di Avana Vecchia.

Foto di Alvaro Vázquez Olivera