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Paesi di intervento
Il progetto nasceva con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di donne e bambini vulnerabili nelle aree urbane di Beirut, promuovendo processi d’inclusione sociale e l’accesso a servizi sanitari attraverso la creazione di un Centro Comunitario all’interno di una comunità svantaggiata dove convivono fasce vulnerabili della popolazione libanese e un’importante comunità di rifugiati siriani. Il Centro, come sottolineato dalle donne e dai bambini incontrati, osservati e intervistati, viene percepito dalla comunità rifugiata come un luogo amico e sicuro, dove donne e bambini possono socializzare, svolgendo attività utili, e ricevere supporto e consulenze di tipo sanitario, legale e psicologico.
Leggi tuttoSocial stability intendeva fornire opportunità lavorative a rifugiati/e siriani/e e libanesi rientrati/e in patria e facilitare la gestione della crisi siriana nell’area di frontiera del nord della Bekaa. Il progetto prevedeva l’impiego temporaneo di 309 persone, diventate poi 313, tra siriani/e e libanesi in lavori di manutenzione di spazi pubblici e in servizi comunali, tra cui la raccolta dei rifiuti.
Leggi tuttoLe condizioni di detenzione nelle carceri libanesi restano lontane dagli standard internazionali. Il limitato supporto economico e sociale ai detenuti e alle loro famiglie rende le prigioni libanesi incapaci di sviluppare un percorso di recupero e rieducazione finalizzato all’inserimento sociale e all’avvio al lavoro delle persone in conflitto con la legge. Attraverso il progetto si è voluto potenziare i servizi offerti dall’Accomodation and Social Reintegration Center a Rabieh (Antelias), centro di accoglienza per giovani adulti e uomini vulnerabili, sia in conflitto con la legge che ex-detenuti.
ARCS sostiene il lavoro di AJEM, una delle poche ONG libanesi che garantisca servizi di supporto psicosociale, aiuto legale e formazione professionale ai detenuti, in particolare a minori e giovani adulti ospiti nel carcere maschile di Roumieh, il più grande del Libano, e alle loro famiglie.
Il progetto, coordinato da AIDOS, nasceva con l’obiettivo di creare opportunità occupazionali per rifugiati/e siriani/e e per la popolazione giordana vulnerabile, e di creare e rafforzare micro-imprese nei Governatorati di Tafilah e Busera, nel sud della Giordania. ARCS si è occupata del coordinamento e della realizzazione della componente d’impiego temporaneo, l’attività di cash for work. Con le Municipalità di Tafilah e di Busera ha individuato gli spazi pubblici che necessitavano di interventi in base a preesistenti piani comunali per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi municipali. Con le Municipalità di Tafilah e di Busera, ARCS ha coinvolto e impiegato in lavori temporanei 75 persone vulnerabili di cui 33 donne.
Leggi tuttoAMAM intende contribuire a rafforzare l’empowerment economico e sociale di donne libanesi e rifugiate siriane nel Nord del Libano attraverso il supporto alla creazione di piccole imprese nei distretti di Akkar e del Nord (caza di Minnieh-Dannyeh e Bebnine Al-Abdeh). Attraverso la realizzazione di corsi di formazione in micro-imprenditoria e l’erogazione di fondi di dotazione per l’avvio o il rafforzamento di attività generatrici di reddito, il progetto vuole fornire a 20 donne in condizioni di vulnerabilità gli strumenti per intraprendere un percorso di crescita personale e professionale.
Leggi tuttoIl progetto intende fornire alle donne in condizioni di vulnerabilità, in Egitto, Libano e Giordania, gli strumenti per intraprendere un percorso di empowerment economico e sociale attraverso il supporto e la creazione di concrete opportunità di lavoro e reddito. Questo attraverso formazioni specializzate finalizzate a potenziare e avviare la loro attività economica, grazie a fondi di dotazione e accesso al microcredito.
Leggi tuttoDROIT intende supportare il potenziamento dei servizi offerti in due penitenziari libanesi per migliorarne le condizioni generali di detenzione e per sostenere i processi di riabilitazione e di reintegrazione sociale delle persone detenute tramite l’incoraggiamento verso un cambiamento di prospettiva del sistema penitenziario libanese finalizzato a trasformare la funzione punitiva in una dimensione rieducativa. L’iniziativa prevede anche un programma di formazione rivolto alle due ONG partner del progetto, elaborato in collaborazione con una rete di operatori italiani di eccellenza, per potenziarne la capacità di pianificazione degli interventi. La realizzazione di seminari e tavole rotonde garantirà il rafforzamento di reti tra le OSC operanti nel settore della promozione e salvaguardia dei diritti dei detenuti ed i principali stakeholder istituzionali locali (es: il sindacato degli avvocati e rappresentanti del Ministero dell’Interno e della Giustizia). L’impatto a lungo termine sarà raggiunto anche grazie all’allestimento di spazi per disabili nella prigione di Roumieh, all’ampliamento delle strutture del Centro di accoglienza di Rabieh e al miglioramento degli spazi comuni del penitenziario femminile di Barber el-Khazen.
Leggi tuttoIl progetto si rivolge a rifugiate siriane e libanesi in condizioni vulnerabili e si svolge nel Centro Comunitario aperto da Arcs e dal partner B&Z nel 2015 nel quartiere periferico Naba’a, a Beirut. L’obiettivo del progetto è di sviluppare le competenze professionali, rafforzare l’autonomia economica e sociale delle donne coinvolte e rafforzare meccanismi di supporto psico-sociale volti alla prevenzione ed al superamento del loro disagio sociale.
Leggi tuttoIl progetto DOOLEL intende sostenere la promozione del tessuto produttivo locale del Senegal contrastando le cause profonde delle migrazioni, attraverso il miglioramento delle competenze e l’aumento dell’occupazione delle donne e dei giovani e soggetti vulnerabili, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e della diaspora senegalese in Italia per il trasferimento di know how e di risorse verso il Paese d’origine.
Leggi tuttoIl progetto si propone di combattere la povertà attraverso il rafforzamento del ruolo economico delle donne e dei giovani vulnerabili, il miglioramento dell’alimentazione e il sostegno alle attività generatrici di reddito, promuovendo l’autosufficienza e la sicurezza alimentare sostenendo le donne e i giovani più vulnerabili in attività di allevamento di animali da cortile con tecniche innovative.
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