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Paesi di intervento
Il progetto nasceva con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di donne e bambini vulnerabili nelle aree urbane di Beirut, promuovendo processi d’inclusione sociale e l’accesso a servizi sanitari attraverso la creazione di un Centro Comunitario all’interno di una comunità svantaggiata dove convivono fasce vulnerabili della popolazione libanese e un’importante comunità di rifugiati siriani. Il Centro, come sottolineato dalle donne e dai bambini incontrati, osservati e intervistati, viene percepito dalla comunità rifugiata come un luogo amico e sicuro, dove donne e bambini possono socializzare, svolgendo attività utili, e ricevere supporto e consulenze di tipo sanitario, legale e psicologico.
Leggi tuttoIl progetto, coordinato da AIDOS, nasceva con l’obiettivo di creare opportunità occupazionali per rifugiati/e siriani/e e per la popolazione giordana vulnerabile, e di creare e rafforzare micro-imprese nei Governatorati di Tafilah e Busera, nel sud della Giordania. ARCS si è occupata del coordinamento e della realizzazione della componente d’impiego temporaneo, l’attività di cash for work. Con le Municipalità di Tafilah e di Busera ha individuato gli spazi pubblici che necessitavano di interventi in base a preesistenti piani comunali per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi municipali. Con le Municipalità di Tafilah e di Busera, ARCS ha coinvolto e impiegato in lavori temporanei 75 persone vulnerabili di cui 33 donne.
Leggi tuttoAMAM intende contribuire a rafforzare l’empowerment economico e sociale di donne libanesi e rifugiate siriane nel Nord del Libano attraverso il supporto alla creazione di piccole imprese nei distretti di Akkar e del Nord (caza di Minnieh-Dannyeh e Bebnine Al-Abdeh). Attraverso la realizzazione di corsi di formazione in micro-imprenditoria e l’erogazione di fondi di dotazione per l’avvio o il rafforzamento di attività generatrici di reddito, il progetto vuole fornire a 20 donne in condizioni di vulnerabilità gli strumenti per intraprendere un percorso di crescita personale e professionale.
Leggi tuttoIl progetto intende fornire alle donne in condizioni di vulnerabilità, in Egitto, Libano e Giordania, gli strumenti per intraprendere un percorso di empowerment economico e sociale attraverso il supporto e la creazione di concrete opportunità di lavoro e reddito. Questo attraverso formazioni specializzate finalizzate a potenziare e avviare la loro attività economica, grazie a fondi di dotazione e accesso al microcredito.
Leggi tuttoDROIT intende supportare il potenziamento dei servizi offerti in due penitenziari libanesi per migliorarne le condizioni generali di detenzione e per sostenere i processi di riabilitazione e di reintegrazione sociale delle persone detenute tramite l’incoraggiamento verso un cambiamento di prospettiva del sistema penitenziario libanese finalizzato a trasformare la funzione punitiva in una dimensione rieducativa. L’iniziativa prevede anche un programma di formazione rivolto alle due ONG partner del progetto, elaborato in collaborazione con una rete di operatori italiani di eccellenza, per potenziarne la capacità di pianificazione degli interventi. La realizzazione di seminari e tavole rotonde garantirà il rafforzamento di reti tra le OSC operanti nel settore della promozione e salvaguardia dei diritti dei detenuti ed i principali stakeholder istituzionali locali (es: il sindacato degli avvocati e rappresentanti del Ministero dell’Interno e della Giustizia). L’impatto a lungo termine sarà raggiunto anche grazie all’allestimento di spazi per disabili nella prigione di Roumieh, all’ampliamento delle strutture del Centro di accoglienza di Rabieh e al miglioramento degli spazi comuni del penitenziario femminile di Barber el-Khazen.
Leggi tuttoIl progetto si rivolge a rifugiate siriane e libanesi in condizioni vulnerabili e si svolge nel Centro Comunitario aperto da Arcs e dal partner B&Z nel 2015 nel quartiere periferico Naba’a, a Beirut. L’obiettivo del progetto è di sviluppare le competenze professionali, rafforzare l’autonomia economica e sociale delle donne coinvolte e rafforzare meccanismi di supporto psico-sociale volti alla prevenzione ed al superamento del loro disagio sociale.
Leggi tuttoIl progetto DOOLEL intende sostenere la promozione del tessuto produttivo locale del Senegal contrastando le cause profonde delle migrazioni, attraverso il miglioramento delle competenze e l’aumento dell’occupazione delle donne e dei giovani e soggetti vulnerabili, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e della diaspora senegalese in Italia per il trasferimento di know how e di risorse verso il Paese d’origine.
Leggi tuttoIl progetto si propone di combattere la povertà attraverso il rafforzamento del ruolo economico delle donne e dei giovani vulnerabili, il miglioramento dell’alimentazione e il sostegno alle attività generatrici di reddito, promuovendo l’autosufficienza e la sicurezza alimentare sostenendo le donne e i giovani più vulnerabili in attività di allevamento di animali da cortile con tecniche innovative.
Leggi tuttoIl progetto ELLE mira al raggiugimento di un livello più alto di uguaglianza di genere in tre regioni target del Camerun (Est, Ovest e Adamaoua) attraverso una serie di azioni che promuovano il ruolo delle donne come agenti di sviluppo e cambiamento delle proprie comunità. ELLE si basa su aree di intervento: l’accesso al lavoro e alla vita comunitaria per le donne; la sensibilizzazione delle comunità locali e la promozione di meccanismi a garanzia della promozione dei diritti socio-economici delle donne; la promozione dei diritti dei gruppi locali più vulnerabili attraverso la collaborazione tra attori della società civile e autorità locali e nazionali.
Leggi tuttoIl Governatorato di Tataouine ha il più alto indice di disoccupazione del paese e alti indici di emigrazione. L’economia è basata su terziario, agricoltura in zona arida, allevamento . Il Governatorato è tra i più conservatori del paese e le donne sono escluse da qualsiasi presenza pubblica. Soprattutto nei centri minori, le donne sono relegate in casa ed escluse da ogni spazio pubblico. Il tessuto associativo è debole. Dal 2016 ARCS-Tunisie ha costituito 5 Groupements de Développement Agricole con circa 120 donne, dotate di locali e attrezzature per realizzare prodotti tradizionali, basati sul savoir-faire locale e su risorse naturali della regione, che vengono oggi presentati sul mercato con un marchio unitario (“TATAOUI”) e un design appositamente studiato. Il governatorato di Jendouba,è una zona molto ricca in termini di risorse naturali e di possibilità economiche, ma allo stesso tempo la popolazione locale risulta essere tra le più povere del paese. la regione è caratterizzata da un’economia esclusivamente agro-pastorale dove prevalgono le piccole attività. Obiettivo generale del progetto è di supportare la creazione di impiego autonomo delle donne e dei giovani nel Governatorato di Tataouine e nel Governatorato di Jendouba per rafforzare e integrare quanto già realizzato nell’ambito di altri interventi in corso. L’obiettivo specifico è la creazione di cinque imprese costituite da giovani e donne nel Governatorato di Tataouine, nella filiera dei prodotti artigianali (alimentari, tessili e cosmetici) realizzati localmente e commercializzati con il marchio TATAOUI, e 15 imprese nel Governatorato di Jendouba, di giovani uomini e donne attivi nei settori dell’agricoltura, allevamento e trasformazione dei prodotti agroalimentari e servizi. I risultati attesi sono il rafforzamento delle capacità imprenditoriali di 40 donne e giovani grazie a un percorso di formazione e accompagnamento all’avvio di iniziative imprenditoria sostenibili; il miglioramento della commercializzazione dei prodotti naturali realizzati localmente. La costituzione delle imprese previste dal presente progetto, oltre a creare nuovo impiego, contribuisce al rafforzamento di queste iniziative tanto dal punto di vista dell’approvvigionamento di certi prodotti base, che dal lato della commercializzazione e diffusione dei prodotti. Oltre alle attività di coordinamento e di sensibilizzazione, si realizzeranno cicli di formazione, accompagnamento delle iniziative imprenditoriali, un Fondo di sostegno, un evento di scambio tra Italia e Tunisia. Il progetto si rivolge al gruppo sociale dei giovani (uomini e donne) in cerca di prima occupazione. La sua attuazione creerà la possibilità di impiego autonomo permanente per 25 persone a Tataouine e 15 giovani imprenditori e imprenditrici a Jendouba. Il partenariato si compone della associazione proponente ARCS della ONG italiana CEFA, attiva nel Governatorato di Jendouba e associazione locale ILEF, composta da giovani tunisini.
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