
11
Paesi di intervento
Il progetto, in linea con l’Agenda 2030, in particolare con gli obiettivi 11 e 13, intende offrire un approccio onnicomprensivo ed inclusivo alla questione dello sviluppo urbano sostenibile a Cuba. Si concentra, in particolare, sul fatto che un’area urbana, intesa come risultato di una stratificazione storica di valori, caratteri culturali e naturali, processi economici ed elementi intangibili del patrimonio, non possa prescindere dalla salvaguardia dell’ambiente
A Cuba, ricca di siti storico-archeologici, lo sviluppo urbano sostenibile si vede chiaramente nella rinascita de L’Avana, dove numerosi interventi hanno permesso di preservare la sua identità storica e culturale. Tuttavia, le iniziative che oggi puntano a uno sviluppo più ampio, ambientale, architettonico e sociale dei siti urbani sono ancora limitate: le conseguenze legate alla trasformazione del clima, infatti, nonostante abbiano un impatto tangibile sull’isola, non sono ancora integrate nella pianificazione urbana territoriale, come nel caso della Baia de L’Avana e della valle del fiume Canimar a Matanzas, aree target della presente iniziativa.
Il progetto, pertanto, intende favorire la definizione e l’adempimento di una nuova generazione di politiche pubbliche territoriali a Cuba, che identifichino e proteggano la stratificazione storica e l’equilibrio dei valori culturali e naturali negli ambienti urbani.
Il progetto mira a rafforzare la costruzione di una capacity building che coinvolga enti locali, quali le controparti Oficina del Historiador de la Ciudad de la Habana (OHcH) e OCCM-Oficina del Conservador de la Ciudad de Matanzas, comunità e professionisti, per incoraggiare la comprensione dell’approccio al paesaggio storico urbano nell’isola e la sua attuazione pratica, con lo scopo di contribuire alla definizione, elaborazione e formulazione di politiche di conservazione del patrimonio urbano inserite nei programmi di sviluppo locale.
Per fare questo, sarà cruciale il trasferimento, da parte degli attori italiani, di esperienze e buone pratiche sviluppate dagli stessi. In particolare, l’ente promotore, il Comune di San Felice Circeo, e l’Ente Parco Nazionale del Circeo, date le analogie storico-morfologiche con L’Avana e Matanzas e la loro consolidata esperienza nella gestione partecipativa del patrimonio come motore di sviluppo territoriale sostenibile. Le competenze tecniche, poi, legate alla salvaguardia del patrimonio culturale in vista degli effetti del cambiamento climatico, verranno affidate all’esperienza di istituzioni italiane quali l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, il MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e La Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, fiori all’occhiello nel settore.
Inoltre, la profonda conoscenza del Paese e delle politiche del territorio cubane, permetteranno ad ARCS di accompagnare il lavoro delle istituzioni locali nel conciliare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile con lo sviluppo economico del territorio attraverso la partecipazione della comunità. In aggiunta, la Rete di Oficinas delle città patrimoniali di Cuba, attraverso il partenariato territoriale, contribuirà a replicare l’esperienza del progetto alle altre 9 città della Rete. Infine, si ricorrerà al regranting per rafforzare le capacità delle realtà del Circeo (enti locali, associazioni e organizzazioni della società civile) nel promuovere iniziative di turismo sostenibile e valorizzazione del patrimonio storico archeologico in interventi di cooperazione internazionale.
Paesi di intervento
Progetti
Operatori locali