01Marzo2021 Chawaghir II: Resilienza e stabilità sociale. Sostegno alle municipalità di confine nel gestire le conseguenze economiche, sociali e sanitarie della crisi siriana

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Giordania
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€ 1250750

Chawaghir II è un’iniziativa che si pone in continuità con il lavoro che ARCS svolge da anni in collaborazione con le municipalità del Libano e che intende portare a termine le iniziative già avviate in risposta ai bisogni ancora esistenti delle comunità e delle Municipalità nel nord del paese.

Beneficiari

Partner

Municipalità di Chawaghir,

Finanziamenti

AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo),

Grazie a questo progetto, ARCS intende sostenere la comunità locale, realizzando migliorie alle infrastrutture e alla viabilità dei villaggi e aumentando l’accesso ai servizi, a partire dalla realizzazione di un sistema integrato di raccolta differenziata dei rifiuti solidi, e per fare questo più di 280 persone avranno opportunità di impiego e di accesso al reddito. Nello specifico sarà realizzata la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade interne, muri di contenimento e pulizia di canali di irrigazione, progettazione partecipata dell’area verde comunale e la sistemazione del cortile esterno della Moschea, piantumazione di alberi lungo le strade principali.

Le attività verranno realizzate nella Valle della Beqaa, Distretto (Caza) di Baalbek-Hermel, Municipalità di Chawaghir e località limitrofe di Tal Masoud, Beit al-Tachem, Krayneh e Mesherfeh, tutte situate a ridosso della frontiera siriana.

In queste aree, i servizi pubblici risentono di una serie di difficoltà complessive, causate anche dall’aumento della popolazione sul territorio e dalle carenti politiche di sviluppo messe in campo dal governo centrale. Di conseguenza, le capacità e le risorse delle amministrazioni municipali continuano ad essere insufficienti e i municipi spesso non sono in grado di assicurare pienamente i servizi di base alla popolazione residente. Il progetto supporterà dunque le municipalità nel raggiungimento di una migliore qualità di aree e servizi pubblici e di un più efficace contrasto alle conseguenze sanitarie della pandemia di COVID-19 in atto. Gli operai, infatti, come best practice delle esperienze realizzate in passato da ARCS in Beqaa, verranno selezionati anche nei villaggi limitrofi per mitigare le tensioni nelle zone di confine e far sì che tutte possano beneficiare allo stesso modo dei fondi a disposizione.

Il risultato auspicato è quello di aumentare il reddito disponibile per le famiglie libanesi e rifugiate e contemporaneamente migliorare l’accesso ai servizi pubblici e la stabilità sociale delle municipalità di confine. La sostenibilità sociale sarà assicurata anche dalle iniziative di coesione sociale, come le sessioni informative sulla raccolta differenzata, le sessioni informative sul COVID-19 e la distribuzione di dispositivi di protezione personale, l’apertura della scuola alla comunità, che permetteranno alla popolazione di instaurare nuove relazioni, di consolidare quelle esistenti e di stabilire nuovi momenti di scambio tra popolazione ospitante e rifugiata.

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