Il progetto, in continuità con le iniziative finanziate dalla Tavola Valdese nel 2013 e 2014 e in sinergia con il progetto TERRE, ha sostenuto le donne – che hanno deciso di unirsi e costituire Groupements de Développement Agricole dei villaggi di Ras el Oued, Bir Thalathin e Bir Amir nell’attività di allevamento di piccoli animali da cortile (polli e conigli) e di ovini.
Il governatorato di Tataouine è una zona di frontiera marginalizzata che registra il più alto tasso di disoccupazione del Paese. Questo dato, insieme ad altri fattori come l’abbandono della terra, l’emigrazione e la conseguente perdita di conoscenze tradizionali, la riduzione del commercio con la Libia, la scarsità di attività produttive, competenze e mobilità sociale, sono gli elementi più problematici nella zona.
Qui, ARCS interviene dal 2015 con progetti, finanziati principalmente da AICS e dal fondo 8×1000 della Chiesa Valdese, che intendono valorizzare il patrimonio culturale immateriale per la creazione di fonti di reddito in favore delle donne dei villaggi, sviluppando i loro saperi.
Il progetto, in continuità con le iniziative finanziate dalla Tavola Valdese nel 2013 e 2014 e in sinergia con il progetto TERRE, ha sostenuto le donne – che hanno deciso di unirsi e costituire Groupements de Développement Agricole dei villaggi di Ras el Oued, Bir Thalathin e Bir Amir nell’attività di allevamento di piccoli animali da cortile (polli e conigli) e di ovini. L’obiettivo era di contribuire al miglioramento del loro reddito attraverso l’organizzazione di unità produttive di piccolo allevamento. La strategia mirava a integrare le produzioni destinate prevalentemente al mercato esterno (urbano o estero) con quelle destinate al mercato locale (derivanti dall’allevamento) e a generare non solo importanti integrazioni del reddito, ma anche miglioramenti della qualità dell’alimentazione.
Oltre all’erogazione di cicli di formazione, le donne hanno potuto contare su forniture di strumenti e di animali per la riproduzione, l’assistenza e l’accompagnamento, i servizi veterinari e soprattutto sull’organizzazione di iniziative di promozione dei prodotti sul mercato sotto un unico marchio che ne ha valorizzato le caratteristiche di produzione. Si tratta infatti di prodotti interamente biologici.