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Paesi di intervento
Questa iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale, promossa da 29 organizzazioni della società civile italiane con Enti Territoriali, Università e Associazioni ha voluto contribuire a far approfondire a giovani italiani la conoscenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ancora poco conosciuti dalla maggioranza degli under 40 e incoraggiare impegno e partecipazione attiva dei giovani nella realizzazione di essi.
Il progetto aveva l’obiettivo di raggiungere direttamente: studenti dagli 11 ai 18 anni e giovani dai 14 ai 35 anni, insegnanti delle scuole superiori; MAECI e altre istituzioni nazionali con responsabilità sulla politica di cooperazione allo sviluppo. I beneficiari indiretti previsti erano: associazioni, media locali e nazionali, altre OSC. Riguardo gli stakeholders: Università e altre Istituzioni nazionali. I beneficiari diretti raggiunti dalle attività di ARCS sono stati: due classi V dell’I.I. S. Luzzatti di Palestrina (RM) beneficiari di un percorso laboratoriale coordinato insieme all’Associazione CReA; 14 studenti, 1 docente, 3 esperti, rappresentanti della società civile e 4 rappresentanti dei partner di progetto partecipanti al Tavolo Regionale del Lazio che ha avuto luogo a Roma presso La casa Internazionale delle Donne a novembre 2019; due classi di terza media dell’Istituto Comprensivo Papa Giovanni Paolo I di Stornara (FG, Puglia) formate da 44 studenti di 13 e 14 anni (26 maschi e 18 femmine) e 4 docenti partecipanti ai laboratori organizzati in collaborazione con ARCI Stornara. Infine, 18 giovani partecipanti a due laboratori di cittadinanza attiva presso il Centro sociale San Lazzaro di Sarzano (La Spezia) e presso il circolo ARCI Canaletto di La Spezia.
Questa iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale, promossa da 29 organizzazioni della società civile italiane con Enti Territoriali, Università e Associazioni ha voluto contribuire a far approfondire a giovani italiani la conoscenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), ancora poco conosciuti dalla maggioranza degli under 40 e incoraggiare impegno e partecipazione attiva dei giovani nella realizzazione di essi. Al contempo, si è inteso raccontare il ruolo e l’importanza della cooperazione allo sviluppo nella risoluzione delle grandi questioni globali del nostro tempo, in particolare quelle connesse al fenomeno migratorio. Approfondire le cause di tale fenomeno è rilevante per comprendere come, al di là di superficiali rappresentazioni che contrappongono rifugiati e migranti economici, anche una migrazione intrapresa per motivi non correlati a guerre e conflitti in corso sia, in moltissimi casi, forzata e non liberamente intrapresa. La povertà estrema, la crescente disuguaglianza e lo scarso accesso ai servizi sanitari ed educativi, l’impatto degli effetti dei cambiamenti climatici (siccità, desertificazione) sulla sicurezza alimentare e sulle opportunità di lavoro, reddito e sostentamento delle famiglie, la competizione per l’acqua e la terra: questi fattori impattano oggi gravemente la capacità delle persone di vivere, e spesso di sopravvivere nel proprio Paese.
La cooperazione allo sviluppo è uno degli strumenti fondamentali per contrastare tali fattori ed offrire alle persone più povere del pianeta opportunità di sviluppo locale e di una vita dignitosa nel proprio Paese: tuttavia le ultime indagini disponibili segnalano che gli italiani hanno diminuito sia il grado di priorità dato alla politica nazionale di cooperazione allo sviluppo in genere, sia la fiducia sull’efficacia di questo strumento nel contrasto al fenomeno migratorio.
Questa iniziativa ha voluto contribuire a migliorare queste percezioni in particolare nella popolazione giovanile, creando un clima favorevole alla prosecuzione dell’impegno finanziario e politico che l’Italia ha perseguito da quattro anni su questo tema, arrivando ad essere il 4° donatore del G7. La strategia ha previsto non solo percorsi di educazione non formale volti ad accrescere le competenze, ma la possibilità concreta di coinvolgimento in un dialogo diretto con decision maker politici locali e nazionali. Questa offerta di partecipazione era in linea con i bisogni e le esigenze dei giovani, che, come dimostrato da molte analisi, affiancano un elevato livello di sfiducia nelle istituzioni, una volontà di impegno attivo e in prima persona nella vita civica, nel volontariato.
Nell’ambito del progetto ARCS ha realizzato laboratori di cittadinanza attiva, coordinato tavoli regionali e partecipato alla scrittura di un kit didattico.
In tempi in cui l’isolamento sociale continua ad essere la normalità, ARCS continua il suo impegno in Italia in progetti di cittadinanza attiva e globale
Nell’ambito del progetto Pinocchi abbiamo organizzato insieme a Guide Invisibili due passeggiate sonore nei quartieri Trastevere e Monti, a Roma.
di Alfonso Lázaro, volontario nell’ambito del progetto YouthQuake – Sono molto grato ad ARCS, YesEuropa, Borgofuturo ed Erasmus + per l’opportunità che ho avuto, specialmente sotto l’insolita e drammatica situazione del COVID-19. Me ne sono andato con la sensazione di aver vissuto un’esperienza di crescita, che mi ha permesso non solo di incontrare persone fantastiche e molto diverse da me, ma di conoscermi meglio e di aprire la mia mente ad una serie di prospettive per affrontare i diversi problemi.
di Ilenia Manetti – L’impegno di ARCS continua senza fermarsi, adattandosi e scoprendo nuove modalità di partecipazione in attesa di poter tornare di persona ad animare attivamente i territori.
Se hai tra i 18 e i 30 anni, provieni dalle zone del Centro Italia colpite dal terremoto del 2016 e vuoi trascorrere un periodo di volontariato all’estero, questo SVE in Grecia può essere l’esperienza che cerchi!
di Ilenia Manetti – Formare 2.405 operatori e volontari appartenenti alle reti locali di 17 regioni e 33 comuni attraverso un programma di capacity building
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