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Il progetto SELMA mira a creare opportunità di formazione e sviluppo per le microimprese dell’area periurbana di Tunisi, creando un vero e proprio polo di diffusione del modello agro-ecologico nella produzione e consumo. Il progetto permetterà infatti di favorire la promozione di imprese agro-ecologiche gestite principalmente da donne e giovani uomini (target principali), generando un positivo impatto sui redditi nelle aree rurali e un aumento della produzione alimentare sostenibile per i mercati locali. Allo stesso tempo, si otterranno cambiamenti tangibili nei ruoli di genere – l’empowerment di genere è un elemento al centro del progetto – una crescente consapevolezza del legame tra produzione e salute nutrizionale e un rafforzamento delle capacità locali di pianificazione in risposta alle sfide globali.
L’area periurbana di Tunisi vede un’accelerata urbanizzazione, con l’abbandono dell’agricoltura familiare a vantaggio di economie industriali. SELMA vuole creare opportunità di formazione e di sviluppo di microimprenditoria, diffondendo comportamenti agroecologici nella produzione e nel consumo. Principale gruppo target saranno donne e giovani uomini in condizioni di precarietà, potenzialmente portatori di iniziative imprenditoriali finalizzate alla promozione della filiera corta, dei mercati di prossimità, della biodiversità e di prodotti (anche trasformati) sani, sicuri, equi e nutrienti per tutti, realizzati con metodi innovativi, sostenibili, a basso consumo energetico e idrico.
Per loro saranno realizzati percorsi formativi professionalizzanti in tema di produzione agroecologica, trasformazione dei prodotti, commercializzazione e inclusione finanziaria per favorire l’accesso delle iniziative imprenditoriali al sistema dell’economia sociale e solidale. Sarà rafforzato il centro di formazione di Chebedda, gestito dall’Unione Nazionale della Donna Tunisina, trasformandolo in polo di eccellenza in campo agroecologico.
Le produzioni, naturali ed ecologiche nel loro intero ciclo, realizzate sia presso il centro che dalle microimprese sostenute, saranno raccolte sotto uno stesso marchio di qualità e promosse sul territorio attraverso azioni di marketing creativo e attività di sensibilizzazione nelle scuole e presso la cittadinanza sulle corrette abitudini alimentari, rafforzando la relazione con la comunità circostante. Il coinvolgimento di tutti i principali attori del territorio (municipi, imprese, scuole, società civile) permetterà di creare una struttura di programmazione territoriale per la produzione agricola sostenibile, l’accesso al cibo sano, la salvaguardia delle risorse e la resilienza verso i rischi del cambiamento climatico. Tutto questo permetterà di favorire la diffusione di imprese agroecologiche gestite soprattutto da donne e giovani uomini, generando un impatto positivo sui redditi prodotti dalle attività in ambito rurale e un aumento delle produzioni alimentari sostenibili per i mercati di prossimità. Allo stesso tempo si otterranno cambiamenti tangibili nei ruoli di genere, una crescita della consapevolezza del nesso tra produzione e salute nutrizionale e un rafforzamento delle capacità locali di pianificazione in risposta alle sfide globali.
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