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Paesi di intervento
(da vita.it) – Tra le cause principali per cui lo slum di Dacca è tra i luoghi più inquinati al mondo, le concerie bengalesi esportano le pelli in diversi Paesi d’Europa. Chi vi lavora è costretto a condizioni disumane e, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 90% dei lavoratori della fabbrica moriranno prima di compiere cinquant’anni, tra questi moltissimi bambini di appena otto anni.
Leggi tuttoIn vista della riunione alle Nazioni Unite di lunedì 19 settembre Medici senza Frontiere ha presentato un report dedicato ad alcune delle situazioni d’emergenza che coinvolgono quanti fuggono dal proprio Paese. In una video animazione il giro del mondo tra barriere, muri e confini bloccati
Leggi tuttoda ansa.it
Nella diciottesima edizione del Rapporto sui prezzi dei farmaci per l’HIV ‘Districarsi tra i prezzi degli antiretrovirali’, Medici senza frontiere (Msf) denuncia che i prezzi dei vecchi farmaci per l’HIV ”stanno continuando a diminuire, mentre i prezzi dei farmaci piu’ recenti restano del tutto fuori portata.
da theguardian.com
No violence reported as Greek authorities order 8,000 residents of Europe’s largest informal refugee camp to leave. Greek police are attempting to clear Europe’s largest informal refugee camp, where thousands of refugees have been stranded for months just south of the Greek-Macedonian border.
da vita.it
«Non abbiamo più alcuna speranza che il vertice affronterà i punti deboli dell’azione umanitaria e della risposta alle emergenze, in particolare nelle aree di conflitto o in casi di epidemie», fanno sapere dalla ong
da medisenzafrontiere.it
Il bilancio delle vittime dell’attacco all’ospedale di Al Quds, supportato da MSF, in Siria, è salito a 55 persone. Tra queste 6 membri dello staff dell’ospedale, compreso uno degli ultimi pediatri di Aleppo, un dentista, due infermieri, un tecnico e un custode.
di Eugenio Terrani su sociale.corriere.it
Ci sono anche donne e bambini tra le vittime del bombardamento sull’ospedale Al Quds di Aleppo gestito da Medici senza frontiere (Msf). I morti sono una trentina, ma il bilancio potrebbe farsi ancor più drammatico.
da vita.it
Long rileva un “drammatico peggioramento delle condizioni” proprio a causa delle “decisioni dell’Unione europea”. Ecco l’abstract della pubblicazione, con dati e fotografie dai vari territori del passaggio dei profughi
di Cristina Castellano* su medicisenzafrontiere.it
Ho passato tre mesi nel Centro Traumatologico di Kunduz, una cittadina nel nord dell’Afghanistan, teatro di violenti scontri militari.
di Medici Senza Frontiere
In nome dei nostri colleghi e pazienti uccisi e feriti – e per tutti i nostri operatori e pazienti nel mondo – abbiamo chiesto l’avvio di un’indagine internazionale indipendente sugli eventi del 3 ottobre da parte della Commissione d’Inchiesta Umanitaria Internazionale (IHFFC)
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