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Comunicato UNHCR – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime oggi grande preoccupazione per le uccisioni di civili e una nuova spirale di esodi di massa causati dalle violenze che interessano diverse zone della Siria.
Leggi tutto(da Internazionale.it) – Il 17 ottobre è arrivata finalmente la liberazione di Raqqa, città martoriata dagli estremisti islamici che l’avevano conquistata tre anni fa. È una grande notizia, ma cosa succederà in futuro?
Leggi tutto(da nena-news.it) – La “capitale” dell’Isis non è ancora del tutto libera, 300 miliziani resistono. E non è nota la sorte dei 275 islamisti evacuati in questi giorni
Leggi tutto(da nena-news.it) – Per il ministro della difesa israeliano ormai l’esercito libanese è parte della milizia del movimento sciita Hezbollah, quindi un obiettivo da colpire in una futura guerra. Beirut: pronti a difenderci
Leggi tutto(da nena-news.it) – Kamikaze nella capitale: 17 morti. Il «califfato» riprende la città di al-Qaryatayn, controllata dal governo. E a Raqqa resiste. Lunedì strage Usa: 45 morti, per lo più civili, usati come scudi umani dagli islamisti
Leggi tuttoda nena-news.it – Il conflitto tra petromonarchie e Iran si gioca sui tavoli della diplomazia ma anche sul campo. Riyadh sfrutta i pruriti bellici di Trump per impedire a Teheran di collegare, via milizie sciite, Baghdad a Damasco
Leggi tutto(da vita.it) – Lanciato da Unhcr e Google, searchingforsyria.org risponde alle cinque domande più frequenti sul conflitto, raccontando le storie dei rifugiati e spiegando, attraverso video e foto a 360 gradi, com’era il Paese fino al 2010
Leggi tutto(da internazionale.it) – “La Siria è diventata il posto più pericoloso della terra per il personale sanitario”
Leggi tutto(nena-news.it) – Il bilancio del conflitto iniziato nel 2011 è impietoso: mezzo milione di morti accertati, metà popolazione sfollata. Ma ad Astana si blocca di nuovo tutto: le opposizioni incerte sulla partecipazione
Leggi tutto(da nena-news.it) – Il Pentagono annuncia ufficialmente l’invio di centinaia di uomini a fianco delle Sdf. L’obiettivo è segnare qualche punto in una guerra persa. Ovvie le tensioni con la Turchia
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