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Paesi di intervento
di Alberto Sciortino – Che la crisi sanitaria si sarebbe ben presto trasformata in crisi sociale era chiaro a molti, in Tunisia. E oggi é nuovamente esplosa la rabbia dei giovani disoccupati di Tataouine.
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Ad oggi, la temuta esplosione del contagio in Tunisia non si é verificata. I casi accertati hanno da poco superato i mille (di cui circa 250 ancora attivi e solo 11 ospedalizzati), e i decessi la quarantina, che, su oltre 11 milioni di abitanti, fanno della Tunisia una dei paesi meno colpiti dalla pandemia.
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Il caffé creato da Yosra é chiuso, come chiusi sono tutti i locali pubblici sulla Avenue Bourguiba di Tataouine. I clienti, e le entrate, non ci sono, ma l’affitto da pagare di 1.200 dinari al mese per il momento resta.
Leggi tuttodi Albero Sciortino – Ci siamo. Ancora pochi giorni e l’avventura del progetto “TER-RE”, iniziata a marzo del 2016 qui nel sud tunisino, giungerà formalmente alla sua conclusione.
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Il progetto “TER-RE, dal Territorio al Reddito” è entrato nella fase finale. Cosa succederà dopo la conclusione?
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Nuova fase del progetto: l’obiettivo di assicurare la sostenibilità a lungo termine si impone come priorità
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Primo premio nazionale per la migliore presentazione dei prodotti del territorio. Questo è il risultato della partecipazione del marchio TATAOUI alla fiera dei prodotti della “femme rurale”
Leggi tuttodi Alberto Sciortino – Si tratta di un’attività complementare potenzialmente aperta a tutti i giovani e le giovani che vogliano proporre idee di piccola impresa, al fine di crearsi un’alternativa alla disoccupazione o alla migrazione.
Leggi tuttoL’Ambasciatore italiano a Tunisi, Lorenzo Fanara visita gli stand dei progetti finanziati dalla cooperazione italiana alla Fiera dell’Artigianato di Tunisi.
Leggi tuttoda nena-news.it – La vittima aveva 55 anni. Dubbi sul suo decesso: per gli attivisti è stato investito da un veicolo delle forze di sicurezza. Per il governo è morto in ospedale per aver inalato gas lacrimogeni. Alla base della rabbia popolare la Finanziaria in vigore dal 1 gennaio che prevede un aumento dei costi della vita
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