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Paesi di intervento
(da nena-news.it) – Washington colpisce il movimento sciita perché sostenuto dall’Iran ma a soffrire è tutta l’economia libanese. Intanto uno “scoop” di una Ong Usa parla di finanziamenti a Hezbollah transitati per un grande istituto di credito della RDC
Leggi tutto(da nena-news.it) – Secondo giorno del vertice di Astana (Kazakhstan). L’agenzia turca Anadolu riferisce che i tre paesi avrebbero trovato un accordo per rispondere “immediatamente” a chi infrange la tregua. L’Onu, intanto, chiede 8 miliardi di dollari di aiuti per il Paese
Leggi tutto(da IrinNews) – Foreign policy, development, and humanitarian aid have had little coverage in the US presidential campaign. However, the issues will still be in the in-tray of Donald J. Trump come January. Here are some of the most pressing
Leggi tutto(da internazionale.it) –
Forse accadrà davvero. Non possiamo azzardare previsioni, ma forse, il 15 ottobre a Losanna, in occasione del prossimo vertice, i capi della diplomazia russa e americana riusciranno ad accordarsi su una nuova tregua in Siria e a riaprire il negoziato per dare una speranza di pace a questo paese in macerie.
(da internazionale.it) –
Negli ultimi trent’anni l’occidente ha commesso grandi torti nei confronti della Russia. Sono torti incontestabili, ma davvero bastano a giustificare l’inqualificabile brutalità della politica siriana di Vladimir Putin? Il dibattito è sempre più acceso. Cerchiamo di vederci chiaro.
(da nena-news.it) –
140 persone uccise sabato in un attacco aereo della coalizione saudita. Oltre 500 i feriti. Le vittime partecipavano ad un funerale del padre di un ministro houthi. Immediata la reazione: tre missili lanciati dal territorio controllato dai ribelli contro una base vicino alla Mecca e un cacciatorpediniere Usa.
(da irinnews.org) –
Data to be made public this week reveals the extent to which the weapons were used on “soft targets”
(da nena-news.it) –
Ad un anno esatto dall’ingresso militare della Russia, si parla di tregua ma non di dialogo politico. Le cause stanno nella forza di Mosca e la debolezza Usa, nelle loro agende doppiogiochiste e nella scomparsa delle opposizioni moderate
(da nena-news.it) –
Molti hanno visto nel discorso di addio tenuto dal Segretario generale dell’Onu, il 15 settembre, una tardiva presa di distanza dalla cautela dimostrata nel corso del suo mandato. Purtroppo, le cose stanno diversamente
(da internazionale.it) –
Dimentichiamoci la morale. Dimentichiamoci che Bashar al Assad è l’erede di una dinastia sanguinaria e predatrice, al potere da mezzo secolo.
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